Roma, Raggi: «Duemila nuovi assunti». In arrivo vigili, dietisti e geologi

Roma, Raggi: «Duemila nuovi assunti». In arrivo vigili, dietisti e geologi
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Giovedì 9 Gennaio 2020, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 11:27
Ottocento vigili in servizio in più in strada, almeno 400 travet e altrettanti nuovi funzionari. Da mandare soprattutto nei Municipi, seguendo il trend registrato nel 2019, che ha visto il personale incrementare per il 65 per cento proprio negli uffici delle ex circoscrizioni. Si chiuderà con un maxiconcorsone - per quasi 1.500 persone - il mandato di Virginia Raggi al Campidoglio. I bandi - per il 2021 e per il 2022 - dovrebbero essere pronti in primavera. Ma per quest'anno l'amministrazione comunale vuole assumere altri 1.137 dipendenti, prendendoli dalle graduatorie dei concorsi degli anni passati (895 in tutto) oppure attraverso stabilizzazioni e il reclutamento dai centri per l'impiego. In totale, da qui al prossimo triennio, 2.607 profili, la maggioranza a tempo indeterminato, che però dovrebbero mantenere la pianta organica di Palazzo Senatorio - tra uscite ed entrate - intorno alle 24mila unità. Il tutto per una spesa complessiva intorno al miliardo di euro destinato a pagare gli stipendi.
Ieri Virginia Raggi, ha voluto sottolineare che «a fine anno avremo inserito oltre 6mila nuovi dipendenti, producendo un ricambio del personale pari al 26 per cento. In sostanza, un dipendente su quattro di Roma Capitale è stato assunto da questa amministrazione». Ma stando a quanto ha spiegato la sua amministrazione nel Dup (il documento unico di programmazione) appena approvato, «le suddette assunzioni, tuttavia, non saranno sufficienti a riequilibrare la consistenza degli organici dirigenziali, considerato il numero delle cessazioni attese per il prossimo triennio».

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LE FIGURE
Guardando ai nuovi reclutamenti, i maggiori numeri sono destinati al Corpo della polizia locale, che stando a quanto dispone la legge - sconta un gap di organico di circa 2mila unità rispetto alla popolazione che dovrebbe servire. Quest'anno dovrebbero essere presi dalle vecchie graduatorie 300 uomini, ma il condizionale è d'obbligo visto che sarebbero rimasti disponibili circa 270 candidati.
Poi, nel 2021 e nel 2022, entreranno per concorso altri 500 agenti, che la giunta comunale vuole collocare soprattutto nei gruppi di periferia. In questa infornata, e sempre spalmati nel triennio, sono previsti poi 400 nuovi impiegati amministrativi, altri 200 per mansioni di natura ambientale ed edilizia, 120 per la parte economica-finanziaria e 100 informatici.
Sempre nel triennio 2020-2022 il Campidoglio vuole dotarsi di circa 600 funzionari in più, da collocare nei dipartimenti che si occupano di sociale, scuola, urbanistica, biblioteche, comunicazione e dell'avvocatura.
Già quest'anno sono partite le assunzioni per un centinaio di maestre degli asili e delle scuole primarie. Nel calderone, infine, anche 110 operatori ambientali, un centinaio di architetti, 18 storici dell'arte, 15 dietisti, 10 archeologi e 5 geologi.
TEMPI E BANDI
Alla fine di dicembre la giunta capitolina ha approvato il piano assunzionale del Comune. Quindi sono attese le delibere per sbloccare le assunzioni e i concorsi. Compresa anche quella che dovrebbe portare all'ingresso di una trentina di dirigenti, oltre ai 2.607 già citati. Intanto, ieri la sindaca Virginia Raggi ha comunicato via Facebook le novità. «Per portare avanti il ricambio generazionale del personale capitolino, indebolito da anni di blocco delle assunzioni - ha spiegato - anche nel 2020 inseriremo 895 nuove persone, derivanti dalle vecchie graduatorie ancora aperte. Rinnovare l'organico dei dipendenti che lavorano negli uffici comunali serve a offrire servizi migliori ai cittadini». Quindi eccola annunciare: «Presto lanceremo i nuovi bandi di concorso». Mentre l'assessore al Personale, Antonio De Santis, ha polemizzato con i suoi predecessori: «Il nostro progetto di rigenerazione della macchina capitolina è esattamente lo stesso che le amministrazioni precedenti avrebbero dovuto mettere in campo già anni fa. Forse dimenticavano che gli uffici di Roma Capitale sono il cuore pulsante che alimenta i servizi della nostra città. Servizi che possono essere garantiti solo se si coltiva con cura la programmazione dei fabbisogni».
Francesco Pacifico
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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