Roma, clan Spada, arrestato Armando, cugino di Roberto e nipote di "Pelé"

Roma, clan Spada, arrestato il nipote di Pelé
di Alessia Marani
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Mercoledì 12 Maggio 2021, 09:10 - Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 09:42

Tra realtà e televisione: aveva appena smesso di guardare mappe criminali le docu-serie di Daniele Piervincenzi sulla geografia del crimine in Italia. Prima puntata dedicata al litorale romano, a Ostia, dove il giornalista nel 2017 rimediò la celebre testata da Roberto Spada. Quando i poliziotti due giorni fa hanno bussato alla porta di Armando Spada, classe 1996, cugino di Roberto e detenuto ai domiciliari per droga, lui ha subito cercato di disfarsi dell'hashish che aveva in casa. Ha provato a gettarlo via nel gabinetto, ma non ci è riuscito. Alla fine si è arreso, si è lasciato portare via dagli agenti del commissariato del Lido senza mai smettere di ripetere, però, che era sempre «tutta colpa dei giornalisti». Il blitz segue una serie di controlli continui tra le strade attorno a piazza Gasparri, il cuore della Nuova Ostia e fortino del clan Spada.

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Armando, oltre a essere cugino di Roberto, per cui la giustizia ha riconosciuto l'aggravante mafiosa nell'aggressione a Piervincenzi, reo di avergli posto delle domande con troppa insistenza a cui evidentemente non aveva affatto intenzione di rispondere, è il nipote di Pelè, ovvero di Enrico Spada, uno dei primi boss del clan lidense scomparso nel 2016. Il suo nome incuteva paura, la sua malattia - contrasse l'Aids - era addirittura utilizzata per spaventare ancora di più chi non si voleva sottomettere alle angheria dei nomadi di Nuova Ostia. Racket, droga e case popolari: questo il core business di Pelè, chiamato in causa da un pentito per le minacce e la cessione degli alloggi popolari.
 

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