Roma, Raggi: «Ambulanti? Questo ricatto sarà punito, bandi pronti entro il 2021»

Roma, Raggi: «Ambulanti? Questo ricatto sarà punito, bandi pronti entro il 2021»
di Lorenzo De Cicco
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Giovedì 29 Aprile 2021, 01:18 - Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 21:19

È stata inghiottita anche lei dal maxi-ingorgo di ieri mattina - «mi ci sono trovata come tanti che andavano al lavoro o a portare i figli a scuola» - ma a mandare in collera Virginia Raggi è una questione molto più seria della perdita di tempo personale, è il «ricatto» degli ambulanti alla città, ora che le licenze che hanno in mano da anni saranno finalmente messe a gara, come prevedono le norme Ue. «Scioperare è sacrosanto, ma non si blocca un’arteria strategica all’ora di punta, paralizzando migliaia di automobilisti». 

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Sindaca, quando dice «no ai ricatti», significa che i bandi andranno avanti? Quando? Ci dia una data?
«Entro il 2021.

Voglio essere chiara: noi non stiamo togliendo il lavoro a nessuno, stiamo semplicemente mettendo ordine in un settore caotico, spesso al centro di indagini giudiziarie. Ora serve legalità. Abbiamo subito tante pressioni, il mio assessore al Commercio, Coia, è stato aggredito fisicamente. Io sono stata paragonata a un gerarca nazista. Adesso basta. Basta ricatti da una minoranza. Altro che 13mila, sono solo un migliaio, i titolari delle bancarelle sui marciapiedi o dei camion bar che temono la gara. Gli altri, dai mercati alle edicole, ai fiorai, saranno tutelati. Nei bandi peseranno gli investimenti che hanno fatto in questi anni».

C’è qualcuno dietro la protesta? Non è un settore limpido...
«Un anno fa se non sbaglio sono finite in manette 20 persone per il racket del commercio ambulante, c’erano mele marce perfino in Comune. Sono state scoperte licenze fotocopiate, passate di mano in mano. Questo è il quadro».

Alcune bancarelle che ostruivano vergognosamente i monumenti sono state trasferite. I camion bar no. Cosa frena le delocalizzazioni?
«C’è un organismo, il Tavolo del decoro, di cui fanno parte anche la Regione e la Soprintendenza, che si è concentrato su alcune zone, come Fontana di Trevi; in altre i municipi non hanno collaborato. Penso a via Cola di Rienzo, che vorrei liberare il prima possibile. Sono pronta a commissariare il municipio come per piazza Vittorio. Di sicuro il suk sui marciapiedi, con i banchi che non permettono il passaggio nemmeno di una mamma col passeggino, va contrastato. C’erano i banchetti perfino davanti al policlinico, li abbiamo spostati, senza togliere lavoro a nessuno».

Torniamo al maxi ingorgo. La polizia locale ha preso le targhe degli ambulanti? Ci saranno denunce o almeno una multa?
«I vigili si sono occupati della viabilità e faranno quello che devono, se ci sono gli estremi procederanno. Questa vicenda non può passare impunita».

Chi è implicato in indagini giudiziarie molto pesanti, come i Tredicine, potrà partecipare al nuovo bando?
«Chi è condannato in via definitiva non potrà partecipare».

Qualche domanda politica: ad agosto ha chiesto il voto dei militanti M5S sulla sua ricandidatura. Dopo lo strappo con Rousseau, ha capito dove si vota? Dev’essere per forza la piattaforma di Casaleggio?
«Il Movimento stabilirà lo strumento adatto. Io sono pronta. Da parte mia c’è sempre stata chiarezza».

E dai “big” M5S, c’è stata?
«I famosi “big” sono con me, ma capisco che c’è una riorganizzazione in corso».
Ecco, a proposito: si candiderà al direttorio M5s?

«Io penso a Roma, al Movimento ci penserà Conte».
È delusa per le risorse destinate a Roma dal Recovery?
«Il governo ha scelto la via dei bandi, grazie al lavoro che abbiamo fatto in questi anni, siamo pronti a partecipare».
 

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