Ama, al via il sondaggio tra i dipendenti: «Sarà un piano industriale partecipato»

Ama, al via il sondaggio tra i dipendenti: «Sarà un piano industriale partecipato»
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Venerdì 29 Novembre 2019, 16:46 - Ultimo aggiornamento: 16:48
Un piano industriale «partecipato» e fatto, per la prima volta, anche dai 7.500 dipendenti di Ama. È l'obiettivo che si pone il sondaggio che l'azienda romana dei servizi di igiene urbana ha lanciato da ieri al proprio interno, chiamando tutti i lavoratori, operai e impiegati, a dare un contributo di idee per le attività future dell'azienda a breve, medio e lungo termine. «Mentre, dunque, i tecnici sono già al lavoro trasversalmente, con le diverse aree e funzioni, per definire entro fine anno le linee guida del piano, parallelamente è stato attivato un meccanismo di ascolto ampio, per coinvolgere la base e l'intera comunità aziendale nella definizione del piano finale, previsto per l'inizio del 2020. Sarà così possibile fornire spunti, ad esempio, per efficientare processi organizzativi esistenti, oppure suggerire nuove attività per conseguire gli obiettivi di business», spiega Ama.
«Tutto il nostro impegno e le nostre azioni - afferma l'amministratore unico Stefano Zaghis - devono essere volte all'obiettivo del miglioramento dei servizi essenziali che AMA offre quotidianamente ai cittadini romani che sono i nostri clienti, in piena coerenza con i valori della sostenibilità ambientale che sono parte integrante della mission dell'azienda
».

 «Il piano assunzioni di Ama Spa, condiviso con le Organizzazioni Sindacali e che è già stato posto all'attenzione del Campidoglio, prevede 350 nuovi dipendenti, che andranno, per la maggior parte, a rinforzare gli addetti ai servizi di pulizia e raccolta dei rifiuti sul territorio, poichè le assunzioni sono ferme dal 2013». Lo si legge in una nota di Ama. «Le 5 nuove figure apicali citate oggi da alcuni media che saranno individuate nel rispetto della vigente normativa, rappresentano dunque una percentuale residuale rispetto all'entità del piano assunzioni generale e andranno, sin da subito, a ricoprire ruoli di comando in settori operativi delicati e strategici, soprattutto in questa particolare e complessa contingenza che sta attraversando la città di Roma». Nella nota si legge anche: «Ama al momento ha nel proprio organico 14 dirigenti: un numero già esiguo se rapportato ai circa 7500 dipendenti complessivi e, su base percentuale, più basso sia in confronto alle altre utility del settore sia rispetto a tutte le aziende del gruppo Roma Capitale. Peraltro dei menzionati 14 dirigenti, per 5 è già prevista la cessazione dal servizio il prossimo anno. Le nuove figure direttive, dunque, si rendono assolutamente indispensabili per garantire il necessario turn over e un assetto organizzativo sempre più efficiente ed efficace, mettendo al centro gli interessi di Roma e dei cittadini romani.
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