l progetto sperimentale «Farmacia di strada» è stato avviato nel settembre dello scorso anno a Roma dopo la firma di un protocollo d'intesa tra Assogenerici, Fofi, Fondazione Banco Farmaceutico e Medicina Solidale con il supporto dell'Elemosineria Apostolica e in collaborazione con l'Ateneo di Roma Tor Vergata - realizzando una rete di ambulatori di strada nella Capitale.
Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico ha fornito il dettaglio dell'operazione: «Oltre settemila confezioni di farmaci per un valore complessivo di quasi 67mila euro donati dalle aziende aderenti ad Assogenerici, più altre 1.566 confezioni del valore di circa 22mila euro donati da altre aziende che regolarmente collaborano con Bf, per un totale di 32 categorie terapeutiche coperte e 17 aziende donatrici». «Con le nostre aziende siamo stati paladini della sostenibilità, consentendo al sistema sanitario nazionale di curare più persone a parità di risorse, ma siamo convinti che il progresso è veramente tale solo se non lascia indietro nessuno», ha commentato Enrique Hӓusermann, presidente Assogenerici.
Protagonisti di questa iniziativa sono gli stessi farmacisti volontari, che hanno organizzato e gestito il magazzino di Cinecittà dove Bf ha fatto confluire nel corso dell'anno i farmaci donati e poi dispensati secondo le prescrizioni mediche rilasciate dagli ambulatori solidali di Imes: sei in tutto, attorno ai quali gravitano approssimativamente 15mila assistiti. «Il progetto della farmacie di strada ci ha trovato da subito pronti alla massima collaborazione per tanti motivi - ha affermato Andrea Mandelli, presidente Fofi. - Per i farmacisti italiani solidarietà e vicinanza alle persone in difficoltà sono valori fondanti dell'agire professionale, come dimostra la forte partecipazione alla Giornata di raccolta del farmaco promossa da Banco Farmaceutico e la crescita costante del ruolo dell'Associazione Farmacisti Volontari in seno alla Protezione civile, dove è diventata uno degli elementi cardine dell'intervento sanitario nelle calamità».
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