Roma, aereo caduto nel Tevere, allievo annegato. Il pilota: «Gli ho detto: sganciati, ma la sua cintura era bloccata»

Roma, aereo caduto nel Tevere, allievo annegato. Il pilota: «Gli ho detto: sganciati, ma la sua cintura era bloccata»
2 Minuti di Lettura
Martedì 26 Maggio 2020, 09:08 - Ultimo aggiornamento: 09:14

«Eravamo appena ripartiti dalla pista dell'Urbe dopo una manovra, ma l'aereo si è avvitato su se stesso. Ho detto a Daniele: proviamo un ammaraggio sul fiume, appena tocchiamo l'acqua ci sganciamo e ci buttiamo di fuori, eravamo rimasti d'accordo così, ma lui non ce l'ha fatta, quella maledetta cintura non si sganciava». Cito Gianandrea, istruttore di volo trentenne, ha riportato alcune fratture ma se la caverà. Le sue condizioni sono migliorate di ora in ora dopo l'arrivo trasportato dall'eliambulanza del 118 al policlinico Gemelli e ha potuto, così, dare una prima spiegazione dell'incidente.

Roma, recuperato aereo precipitato nel Tevere: continuano ricerche allievo disperso



 



Vito ha tentato il tutto e per tutto per salvare il suo allievo, Daniele Papa, 23 anni, e per ben due volte ha provato a disinserire quella cintura, mentre stavano per affondare e dopo gettandosi sott'acqua. «Mi sono anche ributtato sotto, in acqua, ho cercato in tutti i modi di sganciarlo dalla cintura, ma non ci sono riuscito». La torre di controllo dell'Enav che seguiva via radar il decollo ha visto sparire il segnale del Diamond DA 20 e ha subito dato l'sos. Cito si è presentato stremato e pieno di fango ai soccorritori, le squadre dei Vigili del fuoco e la Polizia fluviale .

«NUOTAVA CON GLI SQUALI»
All'aeroporto dell'Urbe, alla scuola di volo Urbe Aero, i colleghi di Gianandrea ieri non riuscivano a capacitarsi di come l'incidente sia accaduto. «Vito è un pilota esperto e molto preparato, noi - dicono sicuri - deve essere stato un problema tecnico». Alla scuola, sono poi arrivati da Cerveteri anche gli amici e i familiari di Papa. «Daniele aveva una grande passione per il volo,era contento di riprendere le lezioni dopo il lockdown, voleva diventare un bravo pilota e farne il suo mestiere», spiegano. Ma era anche un esperto sub: «Era andato in Australia per immergersi con gli squali - dice il suo maestro - Spero in un miracolo, che possa avere trovato una bolla d'aria». La mamma disperata in lacrime non ha fatto che ripetere «perché? Come è possibile?».
Pi.F. e A.Mar.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA