Roma, Acilia: aggredisce la compagna con una spada in casa: arrestato dalla polizia

La polizia di Ostia durante un controllo
di di Mirko Polisano
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Giovedì 9 Aprile 2020, 10:09

Chiedeva aiuto in lacrime, in un angolo dell’ingresso e dietro alla porta di casa. Davanti a lei, il compagno con una spada in mano con cui colpiva la giovane che gridava aiuto. Urla disumane, da quanto raccontano i vicini che hanno allertato subito le forze dell’ordine. Sul posto, in via Molteni ad Acilia, è arrivata una pattuglia della polizia di Ostia. «Correte c’è una violenta lite», è la chiamata registrata alla centrale operativa. Dopo aver bussato varie volte, ad aprire la porta un giovane in evidente stato di alterazione, che però con il corpo ha impedito l’accesso ai poliziotti. Gli agenti hanno allora cercato di instaurare un dialogo col giovane, tentando di calmarlo. Tentativi inutili. L’uomo era una belva: sempre più aggressivo, rifiutandosi di farli entrare. In mano una spada, in acciaio appuntita del tipo “Gladio”, della lunghezza totale di 75 cm, di cui 57 di lama con cui minacciava la compagna. Dopo una breve colluttazione, gli uomini della polizia sono riusciti a bloccare l’uomo e a portarlo in commissariato. Durante il tragitto nel tentativo di autolesionarsi, ha anche danneggiato la volante.
La donna, finalmente liberata dal suo aguzzino, ha raccontato agli investigatori il suo incubo. La convivenza era iniziata da un mese circa e che già altre volte c’erano state delle violente liti con il compagno, sempre per futili motivi, per cui era intervenuta la polizia, ma lei non l’aveva mai denunciato. Nell’ultimo episodio, l’uomo l’aveva svegliata alle due di notte chiedendole dei soldi e, dopo averla picchiata e minacciata con una spada, era uscito dicendole che sarebbe andato a compiere un furto in un bar per procurarsi da bere. Alle ore 6, quando era rientrato a casa vistosamente ubriaco, la donna aveva notato che aveva con sé molte bottiglie di liquore molto probabilmente rubate in un bar di Acilia. Sono cominciate le botte con la spada puntata alla gola, poi l’arresto. 

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