Rocca Santo Stefano, scuolabus guidato da sindaco e assessori: «Non ci sono risorse per un autista»

Sindaco al volante
di Antonio Scattoni
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Giovedì 10 Febbraio 2022, 18:05

Scuolabus guidato dal sindaco a  Rocca Santo Stefano, piccolo Comune di mille abitanti vicino Subiaco nella Valle dell’Aniene (Roma). Il primo cittadino e gli amministratori comunali si sono trasformati in autisti perché mancano le risorse finanziarie per assumerne uno.

La decisione dopo che l’attuale conducente ha lasciato il  lavoro. Invece di pagarne un altro, viste le scarse risorse economiche, hanno deciso di inventarsi a turno autisti di scuolabus andando a prendere i cinque bambini con un mini suv  del Comune.  Ogni  giorno a turno i sei amministratori, sindaco compreso,  bussano alla porta delle abitazioni di campagna e di periferia e portano alla scuola del paese, primaria e medie, i  cinque piccoli studenti.

"Ci siamo trovati ad un bivio – dice Sandro Runieri,  sindaco di Rocca Santo Stefano borgo montano di mille anime -  assumere con partita Iva un altro autista, costo annuo circa 30 mila euro a fronte di una retta mensile dello scuolabus che non copre assolutamente i costi, oppure aumentare a dismisura la retta e tagliare altri servizi".  A  questo punto gli amministratori si sono inventati autisti comunali, hanno preso il volante dell’auto del Comune  e  hanno deciso di non penalizzare la Comunità con altre tasse oppure il taglio di altri importanti servizi e questo lavoro durerà  fino al termine dell’anno scolastico.

"Utilizziamo un auto del Comune che può trasportare in sicurezza i cinque bambini e i genitori sono d’accordo – continua il primo cittadino – ma il problema principale è il continuo taglio di finanziamenti verso i piccoli Comuni che ci sta mettendo seriamente in crisi. Poi con la pandemia in corso e l’arrivo della stangata delle bollette di energia elettrica e gas non ce la siamo sentita di mettere  ulteriormente in crisi i nostri cittadini. Negli anni 80 il nostro Comune aveva 18 dipendenti ora ne abbiamo solo tre e di conseguenza servizi tagliati oltre al taglio dell’occupazione. Il governo e la Regione non possono continuare ad abbandonare queste piccole realtà montane che sono anche un presidio del territorio".

Con la pandemia del Covid l’amministrazione ha anche aiutato con generi di prima necessità molte famiglie ora chiedergli un aumento della retta mensile per pagare il costo dello scuolabus oppure tagliare gli aiuti era un sacrificio troppo forte.  E così ogni mattina la sveglia suona presto per i sei amministratori, c’è da andare in Comune, prendere l’auto di servizio e avviarsi nelle strade di campagna per portare i bimbi a scuola: "A Rocca siamo una grande famiglia – dice il sindaco Sandro Runieri-  – ci aiutiamo uno con l’altro e questa è  un’altra opportunità di dimostrarlo". 

Ma il grido di allarme dei piccoli Comuni montani della Valle dell’Aniene resta sempre alto: "Tutti vogliono salvarli – conclude il primo cittdino – ma se non ci mettono in condizione di abitarci decentemente con trasporti decenti e servizi, lo spopolamento continuerà".

Per arginare lo spopolamento dei piccoli Comuni, nel 2017 fu varato la legge “ Salva Borghi” ma la crisi non si arresta e lo spopolamento continua.

Molti primi cittadini nel 2017 invocarono anche misure concrete come gli sgravi per chi investiva o lavorava in queste piccole realtà arrampicate sulle montagne, non tagliare i servizi, insomma interventi per  frenare  lo spopolameto  Nella valle dell’Aniene  su 31 Comuni, ben 29 sono sotto i cinquemila abitanti e ben 10, sono sotto i 500. Già nel secolo scorso, nella seconda metà degli anni 90 uno studio di Legambiente classificava diversi Comuni di questo comprensorio a rischio estinzione. Ad ottobre del 2020 oltre 20 municipi della Valle dell’Aniene hanno chiesto alla Regione di approvare la legge sugli ospedali montani e riclassificare l’Angelucci di Subiaco, “ Ospedale sede di pronto soccorso” e non presidio in area disagiata  : "Mai convocati dalla Regione  Lazio- dice Ercole Viri sindaco di Affile -  purtroppo questa è la realtà".

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