Rimosso un nuovo relitto affondato da anni nella Fossa Traianea di Fiumicino

La draga "Giove" durate le operazioni di rimozione del relitto nella Fossa Traianea di Fiumicino
di Umberto Serenelli
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Mercoledì 19 Giugno 2019, 12:49

Dal fondale della Fossa Traianea di Fiumicino rimosso un altro relitto colato a picco da diversi anni. Si tratta di un vecchio rimorchiatore di circa 16 metri affondato a ridosso della golena a poca distanza da Capo due Rami. Protagonista della quarta bonifica, in ordine di tempo, la benna mordente della draga “Giove” sotto la supervisione del personale della Capitaneria di porto che ha supportato l’operazione da terra e con le motovedette via fiume.
 

 

BARCA RIMOSSA A SPESE DEL PROPRIETARIO
«Con oggi è il quarto relitto che viene rimosso dei 22 censiti sul Tevere – precisa Filippo Marini, comandante della Capitaneria – con ricadute positive dal punto di vista della navigazione, della tutela dell’ambiente e del deflusso delle acquee. Delle quattro barche tre sono state tolte a spese dei proprietari. Questa bonifica è stata possibile grazie al dialogo interistituzionale tra Regione, Capitaneria, comune di Fiumicino e Roma Capitale». La scorsa settimana si era proceduto a bonificare il fondale con il prelievo di una barca di 18 metri, mentre in precedenza erano state rimosse due imbarcazioni: una nella zona urbana di Roma, lo scorso anno, e l’altra a Fiumicino. Sono rimasti da togliere dall’alveo 18 scafi affondati, la maggior parte dei quali si trovano lungo le golene del canale navigabile e costituiscono una chiara forma di degrado oltre a rappresentare un ostacolo al deflusso del fiume che in presenza di piene spinge pezzi di relitti verso la foce, costituendo un pericolo per gli scafi ormeggiati alla foce del canale navigabile.


 
PRESERVATA ANCHE LA TUTELA AMBIENTALE
«Ecco perché tale intervento è molto importante – sottolinea il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca -. In questo modo si tutela non solo il fiume dal punto di vista ambientale, ma anche i diportisti e le imbarcazioni commerciali che navigano sul fiume. Non va sottovalutato, poi, l’aspetto idraulico dal momento in cui i relitti affondati sono di ostacolo al normale deflusso delle acque, specialmente quando il fiume si ingrossa a seguito di piogge abbondanti». Il vice-sindaco conclude sottolineando che tali operazioni giovano anche dal punto di vista paesaggistico. Intanto, messe in cantiere dalla Regione altre rimozioni. «Abbiamo già espletato la gara d’appalto per rimuovere altri 5 relitti lungo la Fossa Traiana – garantisce Cristiana Avenali, delegata dal presidente Nicola Zingaretti al “Contratto di fiume” -. E’ nostra intenzione procedere alle operazioni di prelievo delle barche affondate entro le prossime settimane».
 
 
 
 
 

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