Tari Roma, tariffa ridotta per famiglie e negozianti: ecco quanto pagheranno in meno

Nel 2022 ridotta del 4 per cento per le utenze domestiche e del 6,5 per le altre. Poteri speciali a Gualtieri per il Giubileo 2025

Tari Roma, tariffa ridotta per famiglie e negozianti: ecco quanto pagheranno in meno
di Fernando Magliaro
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Giovedì 28 Aprile 2022, 22:38 - Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 09:23

Diminuisce la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti (Tari): meno 4% per le famiglie e meno 6,5% per le utenze non domestiche mentre il Governo lavora a un Decreto che attribuirà a Gualtieri i poteri necessari per costruire i nuovi impianti. L’annuncio sulla Tari arriva direttamente dal vicesindaco e assessore al Bilancio, Silvia Scozzese, che, presentando in Consiglio comunale la delibera sulla tariffa 2022, spiega: «Abbiamo approvato il Piano economico e finanziario di Ama la cui base è il rendiconto 2020. Il Piano avrà durata quadriennale e, ovviamente, sarà soggetto a un controllo annuale per verificare la tenuta dei conti».

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Tari ridotta per famiglie e negozianti

La Tari serve a coprire quasi tutti i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e si basa su due parametri: una parte fissa, legata ad esempio ai metri quadri di un appartamento o alle dimensioni di un’azienda.

E una parte variabile, calcolata sul nucleo familiare o sulla modalità di conferimento del rifiuto. Il costo totale della Tari viene diviso fra le “utenze domestiche”, le famiglie, e le “non domestiche”, tutte le altre. La quota percentuale di questa suddivisione è invariata già da qualche anno: le famiglie “coprono” il 44,74% del totale della Tari e il 55,26% è a carico delle utenze non domestiche.


STABILITÀ DEI COSTI

La Tari 2022 «è di 774 milioni», ha detto la Scozzese in Aula. Chiarendo subito dopo come quella dello scorso anno, l’ultima determinata sotto la consiliatura pentastellata, fosse di «802 milioni di euro. Una riduzione netta del costo a tariffa di 28 milioni» che, secondo l’assessore «vale il 6,5 per cento per tutte le categorie non domestiche, e il 4 per cento per tutte le utenze domestiche, in base a fattori di produzione diversi». Spiega il vicesindaco al Messaggero: «Ci sono molti elementi che concorrono a determinare il costo del ciclo dei rifiuti su cui si basa poi il calcolo della Tari. La riduzione è legata all’aumento della base imponibile dovuta alla lotta all’evasione, all’effetto del Covid che ha ridotto la quantità di rifiuti prodotta. Poi agli accantonamenti decisi negli anni passati e, soprattutto, alla riduzione di una serie di costi dovuti a una razionalizzazione del servizio e al miglioramento della qualità del lavoro di Ama. Tutto questo ci porta a delle previsioni di stabilità dei costi. Su questa stabilità andrà ad influire anche il termovalorizzatore: in pratica, a fronte di costi sostanzialmente stabili abbiamo un valore delle variazioni dei costi inferiore a quello dell’inflazione».

LE CIFRE

Andando nello specifico ad esaminare le tariffe, per il 2022 i circa 774 milioni totali da coprire con la Tari saranno divisi in ragione di 427,7 milioni per le utenze non domestiche e 346 per quelle domestiche. Andando a riprendere la Tari 2021, il conto sugli 802 milioni di tariffa prevista era di 443 milioni per le aziende e 359 milioni per le famiglie. Per onor di cronaca, però, va anche specificato che la tariffa 2021 effettivamente pagata dagli utenti era più bassa: a causa della pandemia, il Governo aveva stanziato dei fondi una tantum, quindi non strutturali, che per lo scorso anno avevano tagliato i costi vivi per 8,3 milioni alle aziende e 44,5 per le famiglie. Plauso da Unindustria, Confesercenti e, ovviamente, dal Pd. Per Andrea De Priamo (Fratelli d’Italia) «la riduzione della Tari è positiva, ma la delibera è inadeguata perché non risarcisce aziende e cittadini».


GIUBILEO 2025

Intanto, circola la prima bozza del Decreto Energia, anticipata dall’Agenzia Dire. Nel testo a Gualtieri commissario straordinario per il Giubileo 2025 vengono affidate le «competenze assegnate alla Regione» sui rifiuti. Il testo dovrebbe andare lunedì in Consiglio dei Ministri per l’approvazione: Gualtieri avrà dunque tutti i poteri per realizzare tutti gli impianti di rifiuti, a partire dal termovalorizzatore, bypassando il Piano Rifiuti della Regione (che formalmente non lo prevede). Fra i poteri e i compiti di Gualtieri c’è la predisposizione del piano di gestione dei rifiuti di Roma e quello per la bonifica delle aree inquinate, il potere di approvare i progetti per i nuovi impianti e quello per autorizzare la modifica di quelli esistenti ed emanare ordinanze urgenti.
 

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