Prima l'hashtag dal corona virus al colera, poi lo slogan La grande monnezza. Abitanti e commercianti del Pigneto, ma non solo, ieri si sono incontrati a piazza Nuccitelli in una assemblea pubblica, spontanea, nata per discutere il tema dell'emergenza rifiuti. Portare via subito i rifiuti ammassati davanti ai cassonetti, «una differenziata spinta» ed «economia circolare» i tre punti dell'incontro organizzato tra semplici cittadini del quadrante Est, tra i più colpiti dai problemi relativi alla raccolta dei rifiuti. «L'incontro di oggi è un momento importante di democrazia e partecipazione - ha detto Eva Vittoria Cammerino, portavoce di Pigneto Pop, giovane attivista, tra gli organizzatori dell'assemblea e della manifestazione - Non si può continuare ad accettare che Roma Est sia trattata come una bidonville annullando completamente il diritto alla salute sancito dalla Costituzione».
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Le richieste
Quello di eri è stato il terzo incontro in realtà. Il 9 luglio si erano dati appuntamento al cinema Aquila per parlare del «dramma rifiuti strutturale, sistemico, endemico arrivato al capolinea e che si configura come un attentato alla salute pubblica». Tra le richieste che erano arrivate c'erano «il rinnovamento delle postazioni di raccolta di strada, nuovi cassonetti con spazio adeguato e informazioni chiarissime sulle modalità di utilizzo e gestione, riorganizzazione e trasparenza, informazioni sulla raccolta rifiuti degli esercenti». Insomma a Roma Est, si sta lottando «per la nostra salute e quella del nostro pianeta».
Eleonora, residente, parla di «economia circolare perché i rifiuti possono diventare una risorsa, alimentano un ciclo che non provoca degrado ma ricchezza».
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