Rifiuti lasciati in strada a Roma, multe e sigilli ai negozi che violano il divieto

Sanzioni ai locali che espongono i bidoncini fuori orario: stop fino a 4 giorni

Rifiuti lasciati in strada a Roma, multe e sigilli ai negozi che violano il divieto
di Francesco Pacifico
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Venerdì 8 Luglio 2022, 09:39 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 17:53

L'emergenza perenne dei rifiuti a Roma spinge il Campidoglio e la Città Metropolitana ad accelerare la riapertura della discarica di Roncigliano ad Albano Laziale. La prossima settimana sarà emanata un'ordinanza firmata da Roberto Gualtieri - ma nelle vesti di sindaco dell'ex provincia - per riattivare il catino chiuso lo scorso 11 marzo, dopo il sequestro della Procura di Velletri. Due settimane dopo lo stesso schema dovrebbe essere ripetuto per avviare il Tmb di Guidonia, mai entrato in funzione e che potrebbe trattare circa 700 tonnellate di indifferenziato al giorno.

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Per tamponare la crisi dei rifiuti, queste le soluzioni ideate mercoledì scorso in un vertice tra il Comune e la Prefettura. Ma non saranno le uniche: nelle aree del Centro il I Municipio e la polizia locale hanno concordato modalità per elevare sanzioni più severe per i negozi, i bar e i ristoranti che espongono i bidoncini o i cartoni fuori dagli orari consentiti. Gli esercenti recidivi, oltre alla multa, si vedranno chiudere l'attività anche per quattro giorni.
Questa mattina, la presidente del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi, incontrerà i vertici della polizia locale, di Ama e delle aziende che per la municipalizzata raccolgono la spazzatura di negozi, bar e ristoranti. «Abbiamo il quartiere Prati e quello Delle Vittorie sommersi dai rifiuti - fa sapere sempre più esasperata - È non è solo un problema di decoro con questo caldo, ma di igiene».

Bonaccorsi e il Comando dei vigili hanno studiato modalità di sanzioni più severe per i locali che lasciano i bidoncini fuori dagli orari consentiti: chi è stato già multato rischierà la la chiusura dell'esercizio fino a 4 giorni. «Voglio capire - conclude la presidente - che cosa intendano fare, come migliorare la situazione della raccolta, come potenziarla ed è arrivato il momento di avere anche la certezza che chi sbaglia, paghi. Dunque multe certe per chi non rispetta gli smaltimenti della spazzatura».

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DALLA CASSIA A CINECITTÀ
Intanto anche ieri molti quartieri della Capitale si sono risvegliati con i marciapiedi coperti dai rifiuti e i cassonetti non svuotati. I giri di raccolta sono saltati soprattutto nel quartiere delle Vittorie (tra via Montezebio e via Col di Lana), nell'area di piazza Bologna, a corso Francia, sulla Cassia e alla Giustiniana, a Tor Pignattara, verso il Forte Prenestino, Torre Maura, Cinecittà e Don Bosco. Ama dal canto suo ha aumentato sia i servizi di spazzamento sia giri ulteriori per provare a ritirare i sacchetti nel corso della giornata. Ma, dopo l'incendio del Tmb2 di Malagrotta l'azienda può poco: gli sbocchi (Tmb e discariche) sono sempre meno, mancano i siti di trasferenza e i camion devono fare giri più lunghi per raggiungere gli impianti. Quindi si allungano anche i tempi per scaricare i loro bilici.
Proprio in quest'ottica il Campidoglio ha deciso di accelerare sulla riapertura della discarica di Albano, che può ricevere quasi mille tonnellate al giorno ed è stata chiusa dalla Procura di Velletri nel marzo scorso e dissequestrata a fine maggio.

Ma non è ancora tornata in attività, perché il gestore dell'impianto - la Ecoambiente - ha posto una serie di richieste per ripartire: tra le tante, un chiarimento sugli effetti di una vecchia interdittiva antimafia ai danni della società proprietaria del sito, la Pontinia Ambiente della galassia Cerroni. Su questo fronte, dovrebbe arrivare un chiarimento da parte delle autorità preposte. L'atto firmato da Gualtieri chiederà alla Ecombiente di riaprire i cancelli. Dovrebbe anche autorizzare lo scarico di altri materiali, sempre stabilizzati (quindi senza emissioni di percolato e gas) con codici Cer diversi dal 191212. Nella precedente ordinanza il catino di Roncigliano (dove sono disponibili oltre 150mila metri cubi di spazi) doveva restare aperto fino al 15 luglio, in quella nuova sarà anche esplicitato che l'attività sarà prolungata, recuperando gli oltre 120 giorni nei quali è stato chiuso. Andrà avanti fino a fine anno. Lo stesso schema - superamento dell'interdittiva e ordinanza della Città Metropolitana - sarà utilizzato anche per il Tmb di Guidonia, dove tra i soci c'è sempre la Pontina ambiente.
 

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