Rifiuti, raccolta nel caos: ecco i cinque impianti per sbloccare l'emergenza

Rifiuti, raccolta nel caos: ecco i cinque impianti per sbloccare l'emergenza
di Fabio Rossi
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Giovedì 4 Luglio 2019, 09:22 - Ultimo aggiornamento: 09:23


Il centro di trasbordo dei rifiuti a Saxa Rubra aprirà entro una settimana, salvo ulteriori imprevisti. In parallelo, corre il caso del centro di trasferenza di Ponte Malnome, che ha funzionato per sei mesi, e per il quale non ci saranno proroghe. E così l'Ama resta al centro della crisi dei rifiuti, perché non c'è solo il problema degli impianti, ma anche il rebus delle aree dove si devono spostare la spazzatura dai camion piccoli della raccolta a quelli grandi diretti ai tmb anche di altre province. C'è l'esigenza di trovare un numero adeguato di centri di trasferenza, dove accumulare i rifiuti in attesa di portarli fuori Roma. Anche perché la Regione, nell'ordinanza con la quale stabilisce che «tutti gli impianti di trattamento dei rifiuti del Lazio garantiscano la massima operatività per accogliere i rifiuti prodotti dalla città di Roma», dall'altra parte fissa anche una serie di obblighi da adempiere: in particolare, l'azienda municipalizzata dovrà anche assicurare la funzionalità di idonee infrastrutture logistiche, come stazioni di trasferenza e aree di trasbordo. Ma anche dotarsi di «ulteriori impianti di trattamento mobili», come i Tmb semoventi di ultima generazione.

LE SCELTE
Per la trasferenza vera e propria il quadro non è particolarmente incoraggiante. L'azienda di via Calderon de la Barca potrà continuare a utilizzare il sito di Rocca Cencia (adiacente all'impianto di trattamento meccanico biologico), ma non più quello di Ponte Malnome, vicino a Malagrotta: domenica 7 luglio questo centro dovrà chiudere, perché alla popolazione della zona era stato promesso che sarebbe stata utilizzata solo per sei mesi. La municipalizzata, con l'acqua alla gola, ha chiesto una proroga per Ponte Malnome, ma il Campidoglio non l'ha concessa per evitare le proteste della cittadinanza. In teoria l'Ama potrebbe nuovamente utilizzare l'area del Salario - dissequestrata dalla Procura dopo l'incendio che aveva distrutto l'impianto Tbm lo scorso dicembre - ma è impossibile che l'amministrazione comunale possa dare il via libera a un'operazione del genere, dopo anni di scontri e polemiche con gli abitanti della zona. Va tenuto conto che il Campidoglio ha anche annunciato che chiederà alla Regione la revoca dell'autorizzazione al Tmb, in teoria ancora esistente.

IL TRASBORDO
Margini più ampi ci sono invece per individuare siti per il trasbordo: le aree dove i rifiuti non stazionano ma vengono semplicemente passati dai camion della raccolta a quelli incaricati di portarli agli impianti di trattamento. Un tipo di soluzione, questa, di minore impatto per le zone interessate, ma anche meno efficace per l'Ama, proprio perché lì non si può lasciare l'immondizia ferma in attesa dei mezzi per il trasporto fuori città. Il sito di Saxa Rubra dovrebbe aprire mercoledì prossimo, se arriverà per tempo l'ordinanza del Campidoglio. Va detto che anche qui ci sono già state molte proteste: siamo nel XV Municipio, vicino alla Flaminia, ma soprattutto alla sede della Rai i cui i giornalisti si stanno preparando alla mobilitazione. Ma ne arriveranno altri tre: uno a Tor Bella Monaca, un secondo a Trigoria. Tramontata invece l'idea dell'area di via Ave Ninchi, Talenti. Per il terzo sito dedicato al trasbordo si sta invece lavorando a una convenzione con l'Anas, per individuare un luogo adatto sul grande raccordo anulare. E completare così, almeno nelle intenzioni di Campidoglio e Ama, la rete per lo smistamento dell'immondizia romana. Il percorso a ostacoli è ancora lungo, ma dal punto di vista organizzativo queste scelte sono una parte importante del piano per uscire dalla crisi.

 

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