Roma, rifiuti, in 2.000 al corteo-protesta «no discarica Tragliatella»

Roma, rifiuti, in 2.000 al corteo-protesta «no discarica Tragliatella»
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Sabato 28 Dicembre 2019, 12:45
Oltre 2000 persone stanno partecipando questa mattina al primo corteo contro l’ipotesi di realizzazione di una «discarica definitiva» nell’area di Tragliatella - Campitello, nel XV Municipio. La manifestazione, con tanti striscioni e cartelli («No alla discarica, no al veleno», «Abbiamo già dato»), e sotto l’occhio delle forze dell’ordine, è stata organizzata dal Comitato «No Discarica», formatosi ufficialmente domenica scorsa in un’assemblea molto partecipata. 

Il corteo, a cui stanno partecipando cittadini, associazioni, rappresentanze politiche di Tagliatella, del XV municipio, Cerveteri, Anguillara e Fiumicino, ovvero anche dei comuni e territori confinanti al luogo ipotizzato per la realizzazione del sito, sta percorrendo via di Tragliatella, via Braccianese, per arrivare ad Osteria nuova. Presenti tra gli altri vari amministratori comunali, tra i quali il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci ed il vice sindaco di Fiumicino, Ezio di Genesio Pagliuca, oltre ai parlamentari della Lega, Claudio Dirigono e William De Vecchis. «Noi siamo contrari a questa scelta dissennata - riferisce il Comitato - Non comprendiamo come sia possibile pensare di realizzare una discarica in quel punto. Ci sono due insediamenti urbani, Fosso Pietroso e Tragliatella Campitello, che distano rispettivamente 200 e 450 metri. A meno di un chilometro dalla cava ci sono una scuola materna, e una comunità di recupero, il sito nasce a ridosso di un corso d’acqua e di beni sottoposti a vincolo archeologico. Ma non è solo la distanza dalle case e dalle altre costruzioni a rendere questo sito non idoneo. La viabilità che sarà interessata dal transito dei camion, non sopporterebbe tale eventualità». «Come comitato in difesa di Tragliatella - prosegueno - vogliamo dire con forza che la scelta di affidarsi, nel 2020, alle discariche come soluzione dei rifiuti, è anacronistica e fa tornare la capitale indietro di decenni. In campagna si piantano semi, non rifiuti».
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