Rifiuti, Virginia Raggi perde un altro pezzo: si dimette Laura D'Aprile

Rifiuti, è sempre più crisi Raggi perde un altro pezzo
di Francesco Pacifico
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Sabato 18 Luglio 2020, 10:02

Tra teste lasciate rotolare e amministratori scappati via - 2 assessori, 9 manager di Ama e 2 dirigenti comunali - sale in Campidoglio a quota 13 il numero delle vittime della bomba rifiuti a Roma. L'ultima a lasciare è Laura D'Aprile, alla guida della Direzione Rifiuti, risanamenti e inquinamenti di Palazzo Senatorio: da settembre rientrerà al ministero dell'Ambiente, dove guiderà la direzione Economia circolare. Una perdita non da poco per Virginia Raggi, e non soltanto perché la D'Aprile, dopo l'uscita di Pinuccia Montanari e le deleghe rimaste formalmente alla sindaca, è stata di fatto l'assessore ombra ai Rifiuti del Comune di Roma. Perché questa ennesima uscita arriva in un momento molto delicato nella Capitale: è di 48 ore fa l'inchiesta della Corte dei Conti, che vuole vederci chiaro sulla differenziata e che chiama in causa anche l'attuale sindaca.

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Ama, con la ripresa delle attività post lockdown, fa sempre più fatica a tenere pulita la città. Senza contare che la municipalizzata, pur non avendo mezzi e addetti a sufficienza, fa fatica anche a gestire la raccolta davanti a bar, ristoranti e negozi. E ieri i dipendenti delle aziende che hanno perso questo appalto hanno anche occupato la sede di via Calderon de La Barca. A breve poi l'azienda potrebbe ritrovarsi, causa manutenzione, senza l'ultimo Tmb di sua proprietà, cioè quello di Rocca Cencia che già prima di finire nel mirino della Procura doveva essere sottoposto a un profondo restyling. Nell'impianto di Roma Est si lavora 700 tonnellate al giorno di spazzatura, che altrimenti resterebbero in strada.

LE TELEFONATE CON COSTA
Due anni fa Raggi dovette rivolgersi all'esterno (prendendo D'Aprile dal ministero) perché nessun dirigente del Campidoglio voleva occuparsi di rifiuti. E lo stesso sta accadendo in questi giorni, con l'amministrazione costretta ad aprire un avviso pubblico con scadenza il Primo agosto per selezionare un successore. In queste ore la sindaca avrebbe sentito spesso il ministro dell'Ambiente, il generale Sergio Costa, il quale, dopo aver accetto di allungare i tempi di rientro al dicastero di via Cristoforo Colombo, avrebbe garantito alla Raggi una mano per trovare un profilo adeguato, anche pescando con un distacco dal suo ministero.

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Il contratto della D'Aprile in Campidoglio scadeva il prossimo anno. Qualcuno, vedendo l'uscita anticipata, ha malignato di dissidi con la sindaca, soprattutto dopo i due pareri non benevoli dati dal suo dipartimento alla scelta di una nuova discarica a Monte Carnevale, mai però presi in considerazione dalla giunta. Per la cronaca, lo stesso ufficio aveva bocciato anche l'ipotesi di Tragliatella, aprendo le porte all'ex cava della Valle Galeria. L'interessata smentisce problemi: «Semplicemente a sette mesi dalla scadenza del mio incarico in Campidoglio (febbraio 2021, ndr) ho partecipato a diversi interpelli per posizione apicali, sono procedure che vengono fatte ogni tre anni, se non avessi partecipato il rischio era quello di rimanere ferma per tre anni.

La sindaca lo sapeva benissimo e non c'è nessun tipo di problema con lei». Intanto, prima di andare via la D'Aprile deve chiudere alcuni dossier importanti: il nuovo piano industriale di Ama (la municipalizzata aspetta da mesi il via libera alle linee guida nelle quali si ipotizzano anche termovalorizzatori), quello tariffario che potrebbe portare a un aumento della Tari e una nuova programmazione nella raccolta per l'estate per evitare nuove emergenze. Al riguardo il capo uscente della direzione Rifiuti, come negli ultimi giorni, non ha mai lesinato lettere di fuoco ai vertici di via Calderon de La Barca per segnalare strada per strada i cassonetti non svuotati.

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