Regione Lazio, via ai concorsi: previste quasi 600 nuove assunzioni. Ma è polemica sui criteri

A parità di punteggio si sceglierà chi ha già lavorato per questa amministrazione

Regione Lazio, via ai concorsi: previste quasi 600 nuove assunzioni. Ma è polemica sui criteri
di Fernando M. Magliaro
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Venerdì 19 Agosto 2022, 07:58 - Ultimo aggiornamento: 17:20

Tre concorsi regionali, per un totale di 584 posti e tutti con la postilla: a parità di merito, sono «preferiti coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno, nell'amministrazione che ha indetto il concorso». E se secondo la Giunta regionale è tutto in regola, qualcuno nell'opposizione storce il naso.

IL BANDO

Il 16 agosto sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio escono tre concorsi: uno, da 40 posti, per assumere diplomati al numero unico per le emergenze, il 112.

Poi altri due, entrambi per assunzioni nei Centri per l'impiego: 295 laureati e 249 diplomati. Tutti concorsi emanati sulla base del Piano triennale del fabbisogno di personale della Giunta della Regione Lazio. Fanno, in totale, 584 posti a concorso. Che, in realtà, diventano molti di più perché 584 sono i posti di lavoro effettivamente disponibili ma tutti quelli che, pur senza essere vincitori del posto, saranno dichiarati idonei entreranno a far parte di un elenco, la graduatoria dal quale tutte le pubbliche amministrazioni del Lazio - Comuni, Municipi, Comunità Montane, Parchi, biblioteche e così via - dovranno selezionare eventuali nuove assunzioni negli anni futuri. Scorrendo i vari codicilli previsti per la partecipazione al concorso - i requisiti, le prove, la commissione, e via dicendo - si arriva in tutti e tre i bandi di concorso all'articolo 9 che, richiamandosi a una norma nazionale del 1994, indica le caratteristiche per accordare la preferenza in caso di parità di merito.

A parte categorie classiche come gli insigniti di medaglie al valor militare, gli ex combattenti, gli orfani di guerra e così via, si arriva alla postila: la preferenza va a «coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno, nell'amministrazione che ha indetto il concorso». Cosa sia esattamente il lodevole servizio non è specificato in modo chiaro ma, secondo la Regione, sarebbe una sorta di attestato che il datore di lavoro rilascia al dipendente su richiesta di quest'ultimo. Da evidenziare come, a maggio 2021, Astral - società di diritto pubblico della Regione Lazio - bandì un concorso per 42 posti da diplomati senza che vi fosse alcun riferimento a titoli di preferenza legati al lodevole servizio rimanendo solo i figli a carico «con o senza disabilità» come criterio base.

L'ACCUSA

Attacca la Lega: «Zingaretti sforna concorsi per 600 aspiranti dipendenti poco dopo la sua candidatura alle politiche, premiando chi ha lavorato almeno un anno per la Regione Lazio rispetto al passato. Speriamo non finisca come le concorsopoli Asl, denunciate dal sottoscritto alla guardia di finanza», denuncia il capogruppo del Carroccio alla Pisana, Angelo Tripodi.

LA REPLICA

La Regione risponde spiegando che questa preferenza è legata a una norma nazionale: «I concorsi pubblici per il potenziamento dei centri per l'impiego sono frutto di uno stanziamento governativo (Governo Conte 1) rivolto alle Regioni per aumentare il personale che vi opera. Alla Regione Lazio è stato assegnato un incremento di 1100 unità. Ad oggi la prima tranche di 500 assunzioni è stata completata ed è partita il 16 agosto la selezione per i rimanenti 600. L'utilizzo di condizioni di premialità è previsto dalla legge e già usate nei precedenti concorsi. Il concorso per il potenziamento del Nue invece nasce dall'esigenza, visto l'alto numero di turn over e la nascita di una seconda sede, di aumentare il personale a disposizione del numero unico 112».

 

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