Ladri narcotizzano una coppia di coniugi, svaligiano la casa e portano via anche l’auto. Nella notte tra venerdì e sabato, malviventi hanno fatto irruzione in una villa a tre piani, in via Achille Grandi, a Genzano, razziando tutto quel che potevano: oggetti d’oro, denaro in contanti e anche l’Alfa 159, trovata parcheggiata nel giardino della porzione di bifamiliare. Il risveglio per i proprietari è stato amarissimo. Stanze a soqquadro, cassetti svuotati e un insolito torpore, con un sapore sgradevole in bocca. Il cane, poi, era stranamente addormentato a quell’ora. La coppia - lei insegnante elementare di 55 anni, lui agente informatico di qualche anno più giovane - a quel punto ha capito di essere stata narcotizzata durante il sonno e che qualcuno aveva fatto da padrone in casa approfittando del loro stato di torpore. A raccontare quanto avvenuto nel fine settimana è una delle figlie, non residente nella casa di famiglia. La donna, 30 anni, appena è stata informata di quanto accaduto la notte precedente, si è precipitata a Genzano per portare conforto e aiutare i familiari. Il raid è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza installate nella villa: nelle immagini si vede un ladro in azione - ma non era sicuramente da solo - con il volto travisato da passamontagna e una torcia in mano.
LA TESTIMONIANZA
«È terribile quello che è successo.
LA DESCRIZIONE
Ora è caccia al malvivente, il cui volto è stato ripreso dalla videosorveglianza posizionata al piano terra dell’abitazione. Gilet nero con la marca scritta in bianco su un lato, corporatura robusta, tra i 25-30 anni. L’impresa criminale è stata immortalata nel video ora finito in mano ai carabinieri della compagnia di Velletri: il ladro potrebbe avere le ore contate. I militari non hanno dubbi: il colpo è stato portato a termine da due o più persone: uno fuori a fare da palo, il resto della banda in azione all’interno. «Speriamo di trovare almeno l’Alfa: è di colore grigio ed è stata comprata con tanti sacrifici, aspettiamo qualche segnalazione che magari ci possa aiutare a capire dove sia finita», conclude Nicole.