Roma, raid nel deposito Atac e manutenzione al palo: altri due bus a fuoco

Roma, raid nel deposito Atac e manutenzione al palo: altri due bus a fuoco
di Fabio Rossi
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Lunedì 24 Giugno 2019, 10:16
Problemi tecnici, ma anche atti dolosi: gli autobus in fiamme, ieri a Roma, sono stati addirittura due. Molto diverse tra loro, però, le modalità. Se le fiamme che hanno avvolto un mezzo della linea 80 rientrano nella lunga sequenza di incendi che, negli ultimi anni, sta colpendo i mezzi della vetusta flotta dell’Atac - il caso numero 13 nel 2019, anche se il conteggio ufficiale della municipalizzata parla di 11 - sarebbe stato invece un atto doloso (almeno nella ricostruzione dell’azienda) a causare il rogo di un bus destinato alla rottamazione, che era parcheggiato all’interno del deposito della Magliana, in via Candoni.

Il primo incendio è avvenuto nella tarda serata di sabato. «Intorno alle 22,30, un uomo si è introdotto, dal campo nomadi adiacente», nello stabilimento Atac di Magliana, come si legge nella nota della società di via Prenestina, e ha dato alle fiamme un bus dismesso. «La dinamica dell’accaduto è stata ricostruita visionando le immagini di videosorveglianza - spiegano dalla municipalizzata - Atac ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, che hanno attivato le indagini per identificare l’uomo, e i vigili del fuoco, che hanno spento l’incendio. Non ci sono state conseguenze per le persone né danni ulteriori». Sulla vicenda, che presenta molti punti ancora da chiarire, indagano i carabinieri della stazione Torrino Nord.

In pieno giorno e per la strada, invece, l’incendio che ha seriamente danneggiato un bus della linea 80 Express, poco dopo le 11 di ieri mattina, in via Carmelo Bene, nella zona di Fidene. Il rogo, divampato per cause ancora da accertare, sono state inizialmente spente dall’autista, il primo a intervenire, e dai vigili del fuoco chiamati sul posto. Nessuno dei passeggeri è rimasto ferito, anche se le fiamme, molto alte soprattutto nella parte anteriore del veicolo, hanno provocato momenti di paura anche per chi passava semplicemente da quelle parti.

L’Atac prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Dall’inizio del 2019 ad oggi sono stati registrati 11 casi di principi di incendio, meno della metà dei 25 casi accaduti nello stesso periodo del 2018, malgrado il parco mezzi sia un anno più vecchio». A quelli contati dall’azienda del trasporto pubblico, in realtà, vanno aggiunti altri due che hanno interessato minibus elettrici, da poco ristrutturati e rimessi in strada nel centro storico. I rapporti interni dell’Atac, consegnati ai giudici che seguono la procedura di concordato preventivo, parlano di 36 «episodi di incendio» nel 2016, 46 nel 2017 e 44 nel 2018. Toccherebbe cambiare buona parte della flotta. Ma dal 2016 a oggi gli unici bus nuovi messi su strada sono i 150 ordinati dall’ex direttore generale Marco Rettighieri. A luglio 2018 sono stati commissionati altri 227 mezzi, ma la produzione è in ritardo. Tanto che l’azienda è dovuta correre ai ripari noleggiando 108 navette usate. Ma 70 di queste non sono immatricolabili: inquinano troppo.
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