Roma, a tre mesi dalla rivolta anti-rom la Raggi torna a Torre Maura

Roma, a tre mesi dalla rivolta anti-rom la Raggi torna a Torre Maura
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Mercoledì 24 Luglio 2019, 19:50
Sono passati tre mesi dalla rivolta di Torre Maura, quando i residenti del quartiere, inferociti per l’arrivo di un gruppo di rom in un centro d’accoglienza di zona, incendiarono un’automobile della sala sociale del Campidoglio e calpestarono il pane inviato agli ospiti del centro. Questa mattina il sindaco Virginia Raggi, accompagnata dal presidente del VI municipio Roberto Romanella e dalla consigliera capitolina Annalisa Bernabei, è tornata a Torre Maura per visitare i lavori di manutenzione stradale straordinaria da poco iniziati su via di Walter Tobagi, la direttrice principale del quartiere che incrocia proprio via dell’Usignolo, la strada dell’omonimo centro che fu al centro delle proteste anti-rom. L’appalto dei lavori in realtà ha più di due anni, ma solo dopo molte traversie è stato assegnato. Rientra nel piano di manutenzione stradale straordinario del Campidoglio per un valore di circa 600mila euro. 

Il sindaco ha camminato lungo la strada, parlato con gli operai che lavorano nel cantiere. Ha ascoltato le lamentele dei cittadini. «Finalmente riusciamo a raccogliere i frutti del lavoro fatto in questi due anni - ha detto la raggi - Ogni volta che c’è un cantiere per noi è una festa». I lavori straordinari in corso nel VI Municipio valgono nel complesso 1,2 milioni e riguardano altre due strade di viabilità principale oltre a via Walter Tobagi. E a settembre ne inizieranno di nuovi anche perché ha spiegato il presidente Romanella nel municipio: «Ci sono diverse criticità che stiamo risolvendo anche grazie all’aiuto dei detenuti che lavorano alacremente, sono già intervenuti in varie zone». E via dell’Usignolo, quella del centro delle proteste di tre mesi fa, ancora piena di creste e grandi buche? «Purtroppo - spiega Romanella - quella è una via di viabilità secondaria che dobbiamo rifare con i fondi del municipio. Per rifare tutto questo tipo di strade avremmo bisogno di 150 milioni, ne abbiamo tre».
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