Raggi al Villaggio Rousseau a Milano: lontana dai big ma a caccia del suo bis

Raggi al Villaggio Rousseau a Milano: lontana dai big ma a caccia del suo bis
di Stefania Piras
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Sabato 25 Luglio 2020, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 14:07

In trasferta a Milano ufficialmente per partecipare al villaggio Rousseau ma in realtà i momenti politici più salienti saranno, come sempre, prima e dopo lo streaming. Virginia Raggi sarà oggi all'appuntamento voluto da Davide Casaleggio presidente dell'associazione Rousseau, quella che svolge le funzioni di una segreteria per il partito M5s.
 



L'evento si chiama "Le Olimpiadi delle idee" e sarà interamente trasmesso online: un maxi hackathon della politica, che si snoderà attraverso due giorni, 32 sessioni parallele, 250 ore di attività e il coinvolgimento di 126 speaker .

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Raggi però non si collegherà da Roma, bensì andrà a Milano: i tempi per organizzare la ricandidatura alla quale punta sono stretti, serve ribadire a tutti da Casaleggio in giù che anche se verrà apparecchiata una votazione online lei vuole il bis. Operazione irta di ostacoli visto che il M5s romano sta arrivando all'appuntamento elettorale piuttosto sfibrato: Monica Lozzi, la presidente del Municipio VII, considerata la più capace tra gli amministratori del territorio, è appena uscita dal Movimento e ha dichiarato che è pronta a correre come candidata sindaco, anche contro Raggi. Il presidente dell'Assemble capitolina Marcello De Vito finito nel limbo delle procedure disciplinari dei probiviri che lo hanno sospeso fino a data da destinarsi (superati i 60 giorni in cui si doveva decidere se riammetterlo oppure no) sta pure per abbandonare la barca pentastellata. "la democrazia interna nel M5s ormai è finita: si prendono decisioni in stanze peggio dei partiti, non si fanno neppure gli stati generali sebbene il termine per la nomina del nuovo capo politico sia scaduto da quasi sei mesi. Ah già il Covid... con piazze e spiagge piene", scrive ironico su Facebook affondando il colpo: "Il M5s ha cambiato nettamente pelle, alleanze e temi, bisogna rimboccarsi le maniche e ritrasformarlo".

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Eppure c'è chi in quelle segrete stanze a prendere decisioni a tavolino vuole entrare. Ed è Virginia Raggi a cui per la verità è stato affidato un ruolo da comprimaria nel palcoscenico di Rousseau. La sindaca sarà relegata nell'area "Formazione", non in quella dove ad altri big è stato apparecchiato un angolo più autorevole con denominazioni fantasiose che una volta, quando il M5s era in perenne campagna elettorale erano semplici tavoli di lavoro. Al Villaggio Rousseau verranno sperimemtati modelli innovativi come i World Café, la scrittura collaborativa, il Political Participation Canvas, il Pecha Kucha o l’Ask me Anything. Neologismi disperati per riaccendere il fuoco sacro tra gli attivisti che latitano.

E mentre infatti nello spazio Rousseau guideranno il dibattito la triade Davide Casaleggio, Enrica Sabatini e Alessandro Di Battista (se ci fossero dubbi su a chi si guarda a Milano come prossimo capo politico), lo 
spazio  Governo vedrà tutti i big dell'esecutivo e la prima cittadina Appendino, non Raggi. Qui andrà in onda infatti il format "Ask me Anything! Chiedimi qualsiasi cosa!". Protagonisti del confronto saranno: la Ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, la Ministra del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo, la Ministra per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, la Ministra per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi di Maio, il Viceministro per lo sviluppo economico Stefano Buffagni e appunto la sindaca di Torino Chiara Appendino.

E Raggi? Per lei si è pensato a un format Don't ask don't tell.
Sono già troppe le domande con cui la pressano tutti i giorni i romani nei vari sopralluoghi dei cantieri ordinari. Il suo sarà Spazio Formazione. Spazio, si legge, agli startupper di idee. La sindaca lancerà a 200 progettisti una sfida: trovare soluzioni concrete a un problema del territorio. E lo faranno attraverso lo strumento innovativo del Digital Canvas, versione digitale del Political Canvas. Ci saranno due momenti distinti. Il primo sarà un hackaton con la senatrice Barbara Floridia (Facilitatrice Organizzativa Nazionale Formazione e Personale – Referente funzione E-learning Rousseau), Alessandro Cacciato (Esperto di processi innovativi) ed Enzo Alfano (Sindaco di Castelvetrano) in cui la sindaca chiede una competizione pubblica per riqualificare una ex scuola di periferia, da anni abbandonata.
«Un edificio su più piani, posizionato strategicamente sul territorio, tra le fermate della metropolitana e alcune delle principali strade della zona nord della città, come la via Salaria», si legge sul blog delle stelle.

Raggi ha parlato infatti del recupero di una scuola abbandonata da anni nel III municipio di Roma. «Il costo per la ristrutturazione potrebbe essere attorno ai 2 milioni di euro, valuterei positivamente anche una partnership pubblico privato - ha detto Raggi -. Le idee che verranno fuori le condivideremo con la cittadinanza e il Municipio, il progetto deve essere accettato dalla comunità. Qui c'era un'area destinata a palestra e si può ristrutturare». Raggi poi ha precisato che «dopo il Covid, che ha segnato uno spartiacque, stiamo vedendo che le idee più creative e fantasiose sono quelle che più servono. Ad esempio prima aumentare il numero dei tavolini fuori dai ristoranti sembrava impossibile, ora andando in deroga piano piano sta iniziando a diventare possibile». Raggi infine ha ricordato: «Abbiamo lavorato anche su altri compendi abbandonati, ci siamo inseriti nel progetto internazionale Reinventing cities».


Domenica, la seconda puntata dove la sindaca però tornerà a Roma e passerà il testimone ai consiglieri capitolini Donatella Iorio e Massimo Simonelli che torneranno sul tema della ex scuola da riqualificare: "Dall'idea al progetto. Lancio di una nuova sfida".

La soluzione vera per Virginia sarà portare a casa un sostegno pieno alla sua ricandidatura.

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