Raggi cena a Centocelle e incontra i residenti: «Qui dalla parte dei cittadini»

Raggi cena a Centocelle e incontra i residenti: «Qui dalla parte dei cittadini»
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Domenica 10 Novembre 2019, 21:00

A cena a Centocelle per dare un chiaro e tangibile segno di solidarietà, per dire che le istituzioni ci sono e non lasciano soli i cittadini. Virginia Raggi a sorpresa, dopo i due recenti roghi che hanno distrutto la libreria antifascista 'La Pecora Elettrica' e il 'Baraka Bistrot', ha deciso di cenare in un ristorante del popolare e storico quartiere di Roma, già medaglia d'oro della resistenza e ora una delle zone della movida capitolina. Un gesto che richiama alla memoria quello fatto lo scorso anno al Roxy Bar alla Romanina, il locale dove due membri del clan Casamonica aggredirono i titolari e una donna disabile. La sindaca si è presentata questa sera in un ristorante in via degli Olivi, cuore di Centocelle, non lontana dalle vie che ospitano i due locali colpiti dai roghi dolosi. Una decisione presa anche «per rilanciare le attività, incoraggiare le persone del posto ed evitare che si inneschi una dinamica di paura e isolamento».

Proprio ieri il proprietario del Baraka Bistrot, distrutto dalle fiamme, aveva detto di non volere riaprire più. «Non si può combattere contro un nemico sconosciuto, abbiamo speso molti soldi ma siamo persone normali e questa è una cosa troppo grande. Per cui ora pulisco tutto e non riapro», aveva detto Marco davanti al negozio distrutto precisando «di avere rilevato il negozio ed avere aperto appena a settembre». Le indagini intanto vanno avanti. Gli investigatori stanno esaminando le telecamere e sentendo alcune persone: il Bistrot è nella via centrale di Centocelle, abitata, illuminata e molto frequentata nel fine settimana. Del resto lo stesso Bistrot era rimasto aperto fino alle 3 e le fiamme sono state innescate attorno alle 4, segno che forse chi ha incendiato il locale teneva d'occhio la situazione. Intanto si susseguono le dimostrazioni di solidarietà nei confronti delle attività colpite. E come per la Pecora Elettrica anche per il Bistrot è stata avviata una raccolta fondi attraverso una piattaforma di crowdfunding.
 

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