Il battesimo romano del “guru” Bugani: soccorso alla Raggi e moijto a Salvini

Il sindaco Virginia Raggi con Massimo Bugani
2 Minuti di Lettura
Sabato 5 Ottobre 2019, 11:09
Prima ostentando un vassoio di mojito verso Matteo Salvini, che con un manipolo di leghisti è venuto ieri davanti al Campidoglio per lanciarsi alla conquista del Comune di Roma. Poi, accanto alla sindaca - e suo nuovo datore di lavoro - in una diretta Facebook per celebrare i dieci anni del Movimento. Una diretta voluta anche per soccorrere la prima cittadina, sempre più in crisi di immagine. Max Bugani, nuovo capo staff di Virginia Raggi, è uscito allo scoperto. Nel senso che lui - socio di Casaleggio nella piattaforma Rousseau ed ex vicecapo della segreteria di Di Maio a Palazzo Chigi - ha iniziato a ritagliarsi un profilo pubblico, dopo anni di lavoro sotto traccia.
I suoi amici dicono che, se ha accettato l’incarico al Comune, è per restare a Roma dopo la rottura (poi in parte ricomposta) con Di Maio. Altri, invece, sono convinti che “Max”, da un lato, possa fare da ufficiale collegamento verso la presidenza del Consiglio (dove ha mantenuto buoni rapporti) e verso Giuseppe Conte; dall’altro che possa, da esperto di comunicazione, ripulire l’immagine della sindaca sia in caso di ricandidatura sia di un salto verso la politica nazionale. Quel che è certo è che Bugani si è già visto assegnare, de facto, le deleghe all’innovazione fino a qualche settimana fa in mano all’ex assessore Flavia Marzano e poi avocate dalla sindaca stessa.
Questo suo nuovo ruolo ha lasciato un po’ perplessi i grillini del Campidoglio, ancora scossi dal recente (ed ennesimo) rimpasto di giunta. Intanto Bugani va avanti. Ieri, tra i consiglieri, sulle scale del Campidoglio era impeccabile in camicia bianca, cravatta nera e con vassoio pieno di mojito per l’ex ministro dell’Interno. Tra l’altro - in questa boutade ideata da lui - ostentava un ghigno verso i leghisti che gli gridavano di «andare a lavorare». Ancora più suadente nella diretta Facebook con la sindaca: ha giocato sul fatto che da intervistatore «era in conflitto d’interessi», la chiamava “Vìrgi” oppure ricordava al popolo della rete (e a quello dei Cinquestelle) che questa «donna alle 3 di notte è già attiva e manda messaggi sulle cose da fare». Perfetto sparring partner di Raggi, che per celebrare il Movimento e celebrarsi ricordava: «Io rivendico tutto, a partire dall’abbattimento delle villette dei Casamonica. Quella notte ho dormito in Campidoglio e alle 3 mi sono svegliata. Alle 4 eravamo con gli agenti a prendere un caffè al bar e poi è iniziata quest’attività».
© RIPRODUZIONE RISERVATA