Investito e ucciso all'Infernetto, il dolore degli amici di Mattia: «Non si può morire così a 14 anni»

Investito e ucciso all'Infernetto, il dolore degli amici di Mattia: «Non si può morire così a 14 anni»
di Mirko Polisano
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Martedì 9 Giugno 2020, 12:23 - Ultimo aggiornamento: 12:28

Lacrime, commozione e dolore questa mattina in via Cilea all'Infernetto dove lunedì sera è stato travolto e ucciso Mattia Roperto, il 14enne che rientrava da una serata in compagnia degli amici di classe per festeggiare la fine della scuola. Questa mattina gli amici di Mattia, anche quelli che erano con lui, ieri sera si sono ritrovati sul luogo dell'incidente.

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Fiori bianchi e scritte sulla strada in memoria di Mattia.
«Non si può morire così a questa età - dice Lorenzo, uno degli amici di Mattia - ci conoscevamo dalle medie e stavamo sempre insieme». Alla spicciolata arrivano tutti: Paolo e Rayan che con Lorenzo e Mattia erano amici da tempo. Il "gruppo storico", fratelli più che amici. «La vita a volte vale più di una corsa in macchina», c'è scritto sul cartello giallo lasciato sul luogo dell'incidente. Giallo come i girasoli portati dagli amici. Sull'asfalto invece una scritta con la vernice nera. «Ciao M.». E una data: 8 giugno 2020. Un giorno che nessuno di loro potrà mai più dimenticare.

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