Roma, ragazza nuda nella fontana davanti a Palazzo Chigi: l'ultimo oltraggio in centro

nuda nella fontana davanti a Palazzo Chigi: l'ultimo oltraggio in centro
di Laura Bogliolo
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Domenica 20 Giugno 2021, 00:22

Choc in Centro per l’assenza di controlli davanti a Palazzo Chigi dove una ragazza, completamente nuda, si è tuffata nella fontana di piazza Colonna a poca distanza dai blindati della polizia. Un gesto che ha beffato le forze dell’ordine nonostante la giovane si trovasse in uno dei luoghi più blindati della città, un episodio gravissimo che dimostra enormi buchi nella vigilanza. Non si può non ricordare il caso di Luigi Preiti, l’uomo che il 28 aprile del 2013, sparò ai carabinieri proprio davanti a Palazzo Chigi, ferendo in modo gravissimo un brigadiere. 
La donna si è tuffata nella preziosa vasca realizzata su disegno di Giacomo della Porta, a pochi metri dalla Colonna di Marco Aurelio, in quella piazza dove, per accedere, dovrebbero essere chiesti addirittura i documenti. Erano le 11 circa quando si è immersa davanti allo sguardo stupito dei passanti, increduli per un gesto così estremo avvenuto, per di più, a pochi metri da decine di agenti. E i controlli dove erano? I passanti hanno avuto addirittura il tempo di filmare la scena con gli smartphone. A un certo punto gli agenti di polizia hanno invitato la ragazza ad uscire e senza protestare ha seguito le indicazioni. Ad occuparsi del caso è stato il commissariato Trevi: alla giovane, secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, è stata comminata una sanzione amministrativa di oltre 500 euro

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Problemi psichici e mancanza di regole: cosa c'è dietro al gesto

La posizione della giovane, 22 anni, italiana ma di origini sudamericane, è stata esaminata accuratamente dalle forze dell’ordine ed è emerso che la ragazza soffre di problemi psichici, tanto che ha accettato volontariamente un trattamento sanitario presso una struttura ospedaliera. Un gesto dietro al quale c’è un grave dramma quindi, che però dimostra la scarsa presenza di regole e rigore in una città come la Capitale sempre più soggetta ad atti di vandalismo.

Scandalizza la facilità con la quale la giovane sia riuscita, senza alcuna difficoltà, a entrare nella fontana addirittura senza vestiti. 

I buchi della vigilanza

Siamo, dicevamo, nel cuore pulsante della politica italiana, in un quadrante che dovrebbe essere posto sotto la massima sorveglianza, e sul quale sono puntate decine di telecamere. Il caso rilancia l’annoso tema dei controlli sbilenchi sulle storiche fontane della Capitale da sempre prese di mira dai tuffi vietatissimi che hanno spinto l’amministrazione negli ultimi anni ad innalzare le sanzioni, anche se di fatto la vigilanza sembra avere sempre più buchi. Dalla fontana dei Quattro Fiumi di piazza Navona, alla Fontana di Trevi, fino alla Barcaccia di piazza di Spagna, le storiche vasche-monumenti della Capitale da tempo ormai sono nel mirino soprattutto di turisti senza scrupoli e di romani che sotto l’effetto di alcol nelle notti di “malamovida” vandalizzano le preziose opere.

 

Un anno fa un uomo, completamente nudo, beffò ogni tipo di sorveglianza tuffandosi nella fontana accanto all’Altare della Patria. La caccia ai bagnanti-vandali delle fontane, così come in generale il rispetto delle regole, a Roma mostra sempre di più enormi strappi, punti deboli. Eppure, anche il nuovo regolamento di polizia urbana che abroga e sostituisce la versione del 1946 tratta il tema, stabilendo sanzioni amministrative e la misura del Daspo urbano per 48 ore per i bagni illegali nelle fontane del Centro. Per molti, però, una semplice sanzione amministrativa, anche se salatissima non è sufficiente, visto che i tuffi proibiti rappresentano un vero e proprio sfregio ai preziosi monumenti della Capitale. 

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