Quirinale, cortili-piazze, sale letture e terrazze, così rinasce la Biblioteca d'arte. Mattarella: «Luogo straordinario per Roma»

Quirinale, cortili-piazze, sale letture e terrazze, così rinasce la Biblioteca d'arte. Mattarella: «Luogo straordinario per Roma»
di Laura Larcan
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Martedì 21 Dicembre 2021, 13:51 - Ultimo aggiornamento: 18:16

Un cortile-piazza da vivere all'insegna della lettura con tanto di caffetteria e un cortile coperto come foyer o giardino d'inverno e ancora sale letture, depositi, saloni expo e terrazze. Partono i lavori al Quirinale per accogliere il "tesoro" della Biblioteca di archeologia e storia dell'arte di Palazzo Venezia. L'operazione di trasferimento dei 400mila volumi della prestigiosa istituzione romana (punto di riferimento per tutti gli storici dell'arte e gli archeologi internazionali) entra nel vivo e ha la sua agenda precisa, dettata dalla strategica sinergia tra il presidente della repubblica Sergio Mattarella e il ministro della Cultura Dario Franceschini. Il traguardo, da cronoprogramma, del cantiere è il dicembre 2024. Con un progetto firmato dall'archistar Mario Botta, e l'impegno dell'Agenzia del Demanio (in qualità di stazione appaltante dei lavori) di accelerare e anticipare la conclusione. Quindi, con l'ipotesi di un conclusione per l'estate del 2024.

La fase di realizzazione, con la trasformazione del complesso architettonico di Palazzo San Felice, un'ala storica del Quirinale, destinata ad essere convertita nella sede multifunzionale della Biblioteca, entra nel vivo.

A presentare l'avvio dei lavori, lo stesso presidente Mattarella che oggi ha accolto al Quirinale i vari protagonisti del progetto: «Sono lieto che si dia l'avvio a questo straordinario progetto - ha dichiarato Mattarella - Sono lieto che prima della fine del mio settennato si possa dare inizio a questi lavori. Si tratta di una grande operazione culturale che donera' a Roma, in un contesto centrale, un luogo dinamico di studio che guarda al futuro».

E Mattarella ringrazia direttamente Mario Botta, seduto in prima fila, per il progetto che ha donato a Roma. Franceschini, in collegamento streaming perché in quarantena preventiva («ho avuto un contatto stretto con un contagiato», annuncia) ringrazia il presidente per la collaborazione. «Sul progetto di Palazzo San Felice ci abbiamo creduto subito, stanziando tutti i fondi necessari. Sarà un luogo stupendo, di studio e conservazione, ma anche di vita e di iniziative nuove. Qui porteremo la Biblioteca di Palazzo Venezia, costretta per anni in spazi non adeguati, e che invece ora potrà avere in ruolo di centralità e apertura che merita».

E' stato Mario Botta ad illustrare i dettagli del priogetto di «questo nuovo angolo della città». Si parte dal cortile grande su via della Dataria, che sarà trasformato in una piazza con caffetteria, in stretto collegamento con altri spazi funzionali alla Biblioteca. Si tratta del recupero di uno spazio libero con una grande palma al centro. Si può passare ad un secondo cortile che sarà coperto e destinato ad essere una sala incontri e congressi, multifunzionale. Al piano terra sfilano gli spazi che segnano l'attività vera della biblioteca, al primo piano spiccano i depositi dei libri di Palazzo Venezia: 15mila metri lineari di scaffalature per accogliere i 400mila volumi. Il secondo piano sarà destinato ad attività di lettura e  di studio. E un terzo piano privilegiato per altezza diventa lo spazio espositivo complementare, dotato di ampie terrazze.

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