Prenota un’auto Uber con conducente, estrae una pistola giocattolo e tenta di rapinare la berlina. Ha solo 15 anni il ragazzino denunciato dagli agenti della Polizia del X Distretto Lido di Roma, diretto da Antonio Mendolia. Sono le 8 di sera del 2 febbraio: l’adolescente chiama Uber, chiede una vettura di rappresentanza con autista e paga con la carta di credito della mamma.
Esce da casa, percorre poche centinaia di metri per evitare che i genitori o qualche vicino lo notino e aspetta la Mercedes Classe E 220. Sale e chiede di essere accompagnato al centro commerciale Le Terrazze di Casal Palocco. Il conducente non si insospettisce. Il ragazzino è alto un metro e novanta, ha il viso coperto dalla mascherina e da un cappuccio. La voce sembra quella di un adulto.
Arrivati a destinazione, il baby rapinatore estrae dal giubbotto una pistola (successivamente scoperta essere un giocattolo, ndr) e ordina all’autista di scendere e di lasciare le chiavi inserite. Il conducente, terrorizzato, ubbidisce, si allontana e chiede aiuto ai negozianti del centro commerciale che spaventati si chiudono però dentro ai locali lasciandolo fuori.
Quell’auto, circa 60mila euro di valore, ha il freno a mano elettrico, il cambio automatico e lui non la sa guidare. Non gli resta che tornare a casa a piedi. L’autista, che assistite alla scena, aspetta che il rapinatore si allontani, recupera la berlina e denuncia poi tuttonalla Polizia a cui fornisce anche l’identikit del presunto rapinatore.
Gli agenti ricostruiscono i movimenti della carta di credito, visionano le immagini delle telecamere della zona, le comparano con la descrizione fornita dal conducente e arrivano a casa del 15enne che viene accompagnato con i genitori negli uffici del X Distretto. Davanti a mamma e papà l’adolescente è reticente, poi gli investigatori riescono a farlo parlare e ammette di essere stato lui a prenotare la Mercedes e a usare la pistola giocattolo. «Volevo fare un giro su un’auto di rappresentanza con l’autista», si giustifica con i poliziotti.