Roma, abusi su baby calciatori: un'altra vittima del procuratore Maurizio Giuliani

Roma, abusi su baby calciatori: un'altra vittima del procuratore Maurizio Giuliani
di Giuseppe Scarpa
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Domenica 26 Maggio 2019, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 19:15

«Vedi quel giocatore? È arrivato in seria A grazie a me. Lui ha accettato di fare certe cose...». Millantava con i ragazzini. Gli dipingeva un futuro nel calcio professionistico. E loro ci credevano, si vedevano con indosso le maglie dei più grandi club. Su questa debolezza, sull'utopia di diventare un nuovo Francesco Totti, giocava il procuratore accusato di essere un pedofilo. Del resto, la stessa illusione, «suo figlio ha del talento, può sfondare» la regalava ai genitori. E così, papà e mamme, gli mettevano nelle mani le loro creature. Più va avanti l'inchiesta della procura e più emergono dettagli inquietanti. Maurizio Giuliani è il talent scout arrestato venerdì, dai poliziotti della IV sezione della mobile, mentre abusava di una giovane promessa della Roma. Nella sua rete sarebbero caduti altri due ragazzini. Tra cui un'altra promessa del calcio. Un altro baby talento che si allena in una delle più blasonate cantere del Lazio. Quel Tor Tre Teste capace di sfornare giocatori poi approdati nel mondo dorato del professionismo.

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CALCIO MINORILE
Un elemento, insomma, che fa capire agli inquirenti, al pm Maria Gabriella Fazi titolare dell'indagine, come Giuliani fosse ben inserito negli ambienti calcistici romani. Tanto da andare a prendere il primo ragazzino, al termine degli allenamenti con il club giallorosso, e poi cercare - è stato arrestato prima in flagranza di reato - di fiondarsi nei campi della Tor Tre Teste al Quarticciolo a caccia della seconda vittima, di cui era il manager. L'altro adolescente, il terzo che aveva plagiato, è invece il figlio di una coppia di vicini di casa. Grazie a una loro denuncia è partita l'indagine degli investigatori.
Inquirenti che, a questo punto, sospettano che la rete del 53enne possa aver catturato altri baby talenti. L'uomo, infatti, da diversi anni si occupa di scovare in giro per l'Italia i futuri campioni, trovandoli tra le piccole e grandi società sportive, nelle scuole e nelle parrocchie. Le famiglie, vedendo in quest'uomo una speranza, gli affidavano i figli.

RAGAZZI PLAGIATI
Il 53enne, dall'aspetto rassicurante, e sempre pronto alla battuta, ingannava i ragazzini promettendo loro carriere folgoranti: «Tu sei perfetto per il ruolo di attaccante, vedrai che se ti impegni ci riusciamo», o ancora: «No, non sei per la difesa, tu vali molto di più come mediano». Queste le frasi che più di altre ripeteva ai ragazzini con lo scopo di plagiarli. Poi, una volta conquistata la loro fiducia e quella dei genitori, iniziava a sfiorarli e a palpeggiarli sfruttando quasi sempre in auto gli attimi precedenti alle partite o agli allenamenti. Intanto le tre vittime saranno ascoltate in procura, nei prossimi giorni, in audizioni protette. Lunedì è invece stata fissata la convalida dell'arresto di Giuliani.
 

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