Giornalismo, a Roma la cerimonia per il premio Mario Sarzanini: ad Alessia Marani del Messaggero il riconoscimento "carta stampata"

Giornalismo, a Roma la cerimonia per il premio "Mario Sarzanini"
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Venerdì 18 Marzo 2022, 15:46 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 15:25

A un anno dalla morte, il ricordo di Mario Sarzanini è riflesso nel premio giornalistico a lui dedicato. Nell'Aula magna dell'Università degli studi Guglielmo Marconi, a Roma, in via Vittoria Colonna 11, la consegna dei riconoscimenti nelle categorie carta stampata, radio e tv, uffici stampa e web, con il patrocinio dell'Ordine professionale dei giornalisti.

Nato a Genova il 29 aprile del 1934, Sarzanini ha lavorato per 40 anni all'Ansa. Ha seguito le maggiori vicende di cronaca del nostro paese, quelle che hanno fatto la storia. Ed è stato un maestro per chiunque volesse diventare un cronista giudiziario. Al suo nome è affiancato il prestigioso premio che per la sua prima edizione è finito nelle mani di Alessia Marani de Il Messaggero per la categoria carta stampata, a Valerio Cataldi di Rai News per radio e tv, a Claudio Sebastiani dell'Ansa per le agenzie di stampa, a Marco Incagnola del Comitato paralimpico per gli uffici stampa e a Gaia Martignetti di Fanpage per il web.

A presiedere la commissione del premio che ha decretato i vincitori l'inviato de Il Corriere della Sera Andrea Balzanetti.

Con lui il direttore di Tgcom24 Andrea Pucci, da Emma D'Aquino del Tg1, dal presidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio Guido D'Ubaldo, dal direttore de Il Messaggero Massimo Martinelli, dal direttore dell'Ansa Luigi Contu, dal portavoce della Regione Lazio Emanuele Lanfranchi. 


«È un onore - ha sottolienato Alessio Acomanni, presidente e dg dell'Unimarconi - ospitare e rendere omaggio ad un uomo che ha dedicato la sua vita al giornalismo ispirandosi ai valori più nobili e autentici di questa professione, ovvero la costante ricerca di fatti e fonti autorevoli e il racconto di una notizia vera e inconfutabile con un linguaggio semplice e diretto utile alla comprensione da parte di tutti i pubblici»

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