Portuense, crisi nel municipio XI: sfiduciato Mario Torelli, è il terzo presidente grillino a cadere. Lega: incapaci

L'ex presidente del XI municipio Mario Torelli
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Martedì 9 Aprile 2019, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 19:02

E' crisi nel Municipio XI, a guida Cinque Stelle. Il parlamentino di Portuense e Corviale ha approvato con 13 voti favorevoli e 12 contrari la mozione di sfiducia nei confronti del minisindaco Mario Torelli. Dopo il III e l'VIII questo è il terzo municipio a 5 stelle a cadere da quando, alle elezioni del 2016, il M5s vinse 13 dei 15 municipi capitolini. Ora si dovrebbe andare verso il commissariamento e, tra circa un anno, il municipio XI dovrebbe tornare a nuove elezioni.  «Io commissario? Ho fatto anche troppo a Roma. Da questo momento non sono più un personaggio pubblico, ma privato», commenta l'ormai ex presidente del Municipio XI Mario Torelli, appena sfiduciato dal consiglio municipale. A chi gli chiedeva se la sindaca di Roma Virginia Raggi nominerà lui come futuro commissario straordinario Torelli ha replicato: «Ho fatto anche troppo». 

Il M5s ha perso progressivamente la sua maggioranza all'interno del consiglio del Municipio. L'ultima fuori uscita è stata la consigliera Francesca Sappia, che un mese fa ha abbandonato il gruppo pentastellato, colpevole di «aver smesso di ascoltare i cittadini». Prima di lei avevano già fatto lo stesso: Mirko Marsella, Gianluca Martone, Maria Cristina Restivo. Il primo era passato a Leu, gli ultimi due a DemA, il movimento del sindaco di Napoli Luigi De Magistris. A nulla è servito l'appello della consigliera pentastellata Susanna Lombardi ai suoi ex colleghi di partito: «Con il voto di sfiducia avete gettato la spugna, ripensateci, siete ancora in tempo, potevamo e possiamo farcela». Adesso la palla passerà al sindaco Virginia Raggi che probabilmente assegnerà il ruolo di commissario straordinario allo stesso Torelli, come aveva già fatto al III municipio con l'ex presidente Roberta Capoccioni. Per il voto, invece, bisognerà aspettare almeno fino alla primavera del 2020. Ad assistere tra gli spalti dell'aula consigliare del Municipio XI, che ha le sedute come quelle di un palazzetto dello sport, insieme ai tanti cittadini, c'erano molti volti della politica capitolina a partire dalla consigliera capitolina Cristina Grancio, diventato simbolo dei fuoriusciti dal M5s a Roma dopo essere stata espulsa da gruppo per la sua contrarietà al progetto dello stadio della Roma. Per il Pd c'erano il responsabile della comunicazione Marco Miccoli, il deputato Luciano Nobili, il segretario romano Andrea Casu e il coordinatore nella Capitale Riccardo Corbucci, oltre ai consiglieri comunali Valeria Baglio, Giulia Tempesta, Marco Palumbo e Giovanni Zannola. Folta anche la delegazione di Fratelli d'Italia, con il capogruppo in Regione Fabrizio Ghera, quello in Campidoglio Andrea De Priamo e il consigliere Francesco Figliomeni. Mentre con facce meste, a sostegno di Torelli, sono venuti i consiglieri capitolini M5s Angelo Sturni, Francesco Ardu e Daniele Diaco.

 


«Oggi abbiamo votato convintamente a favore della mozione che sfiducia il Presidente Torelli e la sua giunta in Municpio XI. Il cambiamento annunciato dal Movimento 5 Stelle nel 2016 non si è affatto materializzato, anzi l'amministrazione 5 stelle con la perdita del terzo Municipio in tre anni certifica la propria incapacità amministrativa e politica a livello di amministrazione locale». Così in una nota Fabrizio Santori del direttivo regionale Lega Lazio, Maurio Politi capogruppo Lega Roma Capitale e Daniele Catalano capogruppo Lega Municpio XI «Siamo convinti che per il bene dei cittadini del Municipio XI si debba tornare il prima possibile al voto, e che il prossimo commissariamento sia il più breve possibile, la Lega è pronta a prendere le redini del governo municipale per rappresentare realmente una cesura con le cattive gestioni del passato», concludono.
 

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