La gaffe, ponte Spizzichino ribattezzato Ponte Garbatella: la sindaca Raggi si scusa con la nipote

Ponte Spizzichino ribattezzato Ponte Garbatella, Roma Mobilità: «Ce ne scusiano, cartelli presto corretti»
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Giovedì 2 Maggio 2019, 16:42 - Ultimo aggiornamento: 19:36
Dopo l'indignazione e le polemiche sono arrivate le scuse, prima quelle di Roma Mobilità, poi quelle della stessa sindaca Virginia Raggi. Non potevano del resto passare inosservate la gaffe, la disattenzione e la sciatteria che hanno portato alla sostituzione del nome del Ponte dedicato a Settimia Spizzichino, vittima della Shoah assieme ai suoi familiari, con quello di Ponte della Garbatella sui totem del car sharing curati da Roma servizi per la mobilità. 

Su Facebook, la nipote di Settimia Spizzichino, Carla Di Veroli ha scritto alla sindaca Virginia Raggi: «Le scrivo in qualità di erede testamentaria di Settimia Spizzichino, unica donna tornata dalla retata del 16/10/43 dell'ex Ghetto di Roma. Pretendo una modifica alle paline metro dove Ponte Settimia Spizzichino è definito Ponte della Garbatella. Parliamo di una intitolazione approvata dalla Commissione Toponomastica del Comune di Roma e inaugurata (mio malgrado) dal sindaco Alemanno. In caso contrario sarò costretta ad adire alle vie legali nei confronti dell'Atac e del Comune di Roma. Distinti saluti».

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Poche ore dopo le scuse della Raggi, come segnalato dalla Di Veroli: "Mi sembra corretto mettervi al corrente di aver ricevuto una telefonata di scuse direttamente dalla Sindaca Raggi. Sa perfettamente che siamo su fronti politici diversi, ma chiedere scusa e farlo personalmente, è un gesto difficile da compiere e rende onore a chi lo fa. Non era tenuta a farlo. Ho avvertito nella sua voce un sincero dispiacere e, credetemi, mi accorgo sempre quando mi si mente. Mi auguro che l’”errore”, come ha promesso, sia corretto velocemente".


Prima era stato il turno di Roma Servizi per la mobilità: «Il ponte Settimia Spizzichino è stato definito, per errore, ponte della Garbatella sui 57 totem informativi realizzati da Roma Servizi per la mobilità e posizionati in varie zone della città. L'azienda provvederà alla correzione, entro la prossima settimana, di quelli nel quartiere Garbatella. A seguire si procederà sugli altri. Ci scusiamo con la cittadinanza e con gli eredi della famiglia Spizzichino per quanto accaduto».

«Spero si tratti solo di una disattenzione del Campidoglio», così il minisindaco dell'VIII Municipio, Amedeo Ciaccheri aveva nel frattempo commentato.


Il ponte è dedicato a Settimia Spizzichino, deportata il 16 ottobre 1943 durante il rastrellamento del ghetto di Roma, assieme a due sorelle e una nipotina. Settimia fu l'unica a tornare. «Non esiste Ponte Garbatella.
Esiste Ponte Settimia Spizzichino - dichiara Enzo Foschi, vicepresidente del Pd Lazio -. Che sia intitolato a Settimia Spizzichino, unica donna tornata dal rastrellamento dell'ex Ghetto di Roma del 16 ottobre 1943, lo sanno tutti. A quanto pare gli unici a non saperlo sono gli esponenti dell'attuale Giunta comunale di Roma. Siamo contenti che il Comune di Roma abbia preso l'impegno entro sette giorni a ripristinare le paline col nome esatto (cosa che verificheremo). Resta l'incredibile realtà di un'amministrazione che dimostra per l'ennesima volta una grande superficialità o, al peggio, di non conoscere affatto la città e la sua storia».
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