Roma, degrado al Ponte della Musica: Raggi assente, la pulizia è fai-da-te

Roma, degrado Ponte della Musica: Raggi assente, la pulizia è fai-da-te
di Laura Bogliolo
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Domenica 4 Ottobre 2020, 00:40

È solo l’inizio. Ne è convinta Sandra Naggar, semplice cittadina, che ieri ha raccolto decine di bottiglie di birra, le ha messe in sacchi neri e le ha fatte portare via da tre camion dell’Ama. Ha 59 anni, adora Roma e insieme ad altri volontari del comitato di quartiere di piazza Don Minzoni, diretto da Andrea De Rosa, ha accolto l’appello di Mariapaola Trovajoli. La vedova del Maestro a cui è dedicato il Ponte della Musica, il 20 settembre a seguito di un articolo di denuncia sul degrado pubblicato sul Messaggero, aveva scritto una lettera al giornale nella quale ammetteva di provare «rabbia e indignazione» dinanzi alla discarica che c’era sotto l’avveniristica opera al Flaminio. «Finirà che dovrò ripulirlo io» aveva detto sulle colonne del Messaggero. Da ieri, la piazza marmorea che si trova sotto il ponte è pulita grazie all’impegno dei residenti e del II Municipio diretto da Francesca Del Bello. 

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L’IMPEGNO
A coordinare le operazioni, anche imbracciando una pala, è stato l’assessore all’Ambiente del territorio, Rino Fabiano, presente insieme alla consigliera Paola Rossi: «Ci siamo riusciti, sono commosso per l’impegno dei residenti». A portare via un centinaio di sacchi di immondizia sono stati tre camion dell’Ama arrivati su richiesta di Fabiano. «In realtà non avrebbero potuto» dice. Ed è proprio questo lo scoglio più difficile da superare. Quella piazza non è stata mai “acquisita” dal Campidoglio che, quindi, non ha mai dato mandato ad Ama di pulirla. Il risultato: con gli anni si è trasformata in una discarica a cielo aperto ed è nato anche un accampamento sotto uno dei piloni. La favela non è stata rimossa ieri, perché serviva un intervento specifico della Sala Operativa Sociale del Comune. Intanto però, la piazza marmorea è stata restituita ai romani e dopo poco il blitz, sono arrivati gruppi di sportivi a fare fitness. 

IL PARADOSSO
Se non fossero intervenuti i residenti e il II Municipio, oggi, i campioni dello skateboard, diventata ormai disciplina olimpionica, sarebbero stati costretti a esibirsi in mezzo a cumuli di rifiuti. E già. In programma infatti c’è una competizione e l’area sotto il ponte era ed è stata scelta per l’esibizione visto che è da tempo usata da giovanissimi appassionati. La pulizia era stata decisa dopo l’appello di Mariapaola Trovajoli e non per l’evento. 

LA RICHIESTA
«Ci siamo riusciti, abbiamo fatto un miracolo» dice Naggar che insieme ad altri residenti ha presentato da tempo un progetto per restituire la piazza ai romani dedicandola in modo formale agli appassionati di skate. «Ora - aggiunge - vorremmo che la zona non sia di nuovo abbandonata, la situazione va risolta una volta per tutte». Insomma, non piace a nessuno il fatto che la piazza sia pulita solo dai residenti, serve in realtà una manutenzione ordinaria, stabile. La federazione dello skateboard aveva chiesto al Comune ancora una volta di pulire la piazza, anche in vista dell’appuntamento di oggi.

«Ma sembra non abbiano ricevuto risposte risolutive» aggiunge Fabiano, che rilancia: «Visto che il Comune ancora una volta non è riuscito a risolvere lo stallo, chiediamo ufficialmente l’affidamento dell’area, ci pensiamo noi a pulirla e a farla tornare viva facendola diventare a tutti gli effetti la “piazza dello sport”, dopotutto - dice - solo vivendo i luoghi si possono salvare dal degrado viste le criticità che sono ancora presenti nella gestione dell’area». Da anni la piazza viene utilizzata dai ragazzi per fare skateboard, alcuni di loro in passato hanno anche tentato di pulire, ma la mole di immondizia ammassata era troppa. «Continueremo a sorvegliare fino a quando la situazione non verrà risolta del tutto» assicurano intanto i residenti. 
 

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