Train surfing, latitanti e predatori di rame catturati: il bilancio 2020 della Polfer

Agenti della Polfer in servizio
di Alessia Marani
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Venerdì 1 Gennaio 2021, 22:04 - Ultimo aggiornamento: 22:16

Due milioni e mezzo di persone controllate, il doppio rispetto al 2019. A cui si aggiungo 751 arresti, 187 ricercati catturati e 9.493 indagati: è questo il bilancio di fine anno dei controlli della Polizia Ferroviaria. Numerosi anche i sequestri: 230 armi, 4 da fuoco, 164 da taglio e 62 improprie nonché circa 4 kg di cocaina, 2,5 kg di eroina e oltre 62 kg di hashish. Il lockdown, di contro, ha più che dimezzato furti e borseggi sui treni e nelle stazioni: 60% in meno rispetto allo scorso anno, con il passaggio da 4.572 a 1.831 eventi. Le attività di prevenzione sono state incentivate con un aumento delle giornate straordinarie di controllo del territorio per un totale di 29 operazioni: 7 “Alto Impatto” e 7 “Stazioni Sicure”, finalizzate al contrasto delle attività illecite maggiormente ricorrenti in ambito ferroviario; 5 “Rail Safe Day”, finalizzate a prevenire comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti, 5 “Oro Rosso”, finalizzate al contrasto dei furti di rame e 2 “Action Week Merci pericolose”, finalizzate al potenziamento dei controlli, nel trasporto ferroviario, di tali sostanze.

Solo sul fronte del contrasto ai predatori dell’oro rosso sono stati recuperati oltre 58 tonnellate di rame, con l’arresto in flagranza di 6 persone e la denuncia di altre 133. Purtroppo non è mancato il lavoro nemmeno per il N.O.I.F. (Nucleo Operativo Incidenti Ferroviari) impegnato in occasione di disastri ferroviari o di incidenti di particolare complessità, come quello avvenuto il 14 gennaio a Napoli nella collisione tra due convogli della metropolitana Linea 1; quello del 6 febbraio, nei pressi di Lodi, lungo la linea ferroviaria ad alta velocità Milano- Bologna, dove un treno Freccia, poco dopo la partenza, è uscito dalla sede ferroviaria; quello del 19 agosto, quando un convoglio Trenord, sulla tratta Lecco- Milano, è deragliato nella stazione di Carnate – Usmate, nella provincia di Monza Brianza.

Durante l’anno sono state rintracciate dalla Polfer 580 persone scomparse, di cui 505 minori.

Gli agenti hanno anche salvato diverse persone da suicidi e incidenti. «A spaventare è soprattutto l’attraversamento dei binari - spiega la dirigente Polfer Barbara Caccia - così come quei comportamento di imprudenza in corrispondenza dei passaggi al livello. C’è ancora superficialità e leggerezza, spesso anche da parte di adulti. Dal canto nostro, con corsi nelle scuole cerchiamo sempre più di informare e dare nozioni sul corretto approccio al sistema ferroviario. Un treno non si sente quando è in arrivo, quando appare distante, in realtà si sta muovendo verso di noi a grande velocità. Bisogna sempre tenerlo a mente». Gli agenti sono alle prese anche con giochi pericolosi e sfide tra ragazzi, come quella del “train surfing”, ossia il riprendersi mentre si monta con i piedi sui respingenti per “cavalcare” il convoglio. Dei giovanissimi erano stati denunciati a Bolzano. 

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