Piscine a Roma, acqua più fredda e la doccia a pagamento: le misure anti-rincari

Il responsabile Acli: «Molti impianti hanno già abbassato la temperatura»

Piscine a Roma, acqua più fredda e la doccia a pagamento: le misure anti-rincari
di Giampiero Valenza
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Venerdì 16 Settembre 2022, 00:20 - Ultimo aggiornamento: 11:06

Già le prime piscine hanno iniziato ad abbassare la temperatura dell’acqua di 1°C. Ed è questo il terrore soprattutto degli amatori del nuoto libero, che preferirebbero invece una temperatura un po’ più accogliente. Tra Roma e Provincia un impianto di Civitavecchia è stato tra i primi a fare questa scelta. Lo racconta Vittorio Florio, responsabile nazionale di Acli nuoto e direttore sportivo del Monteverde club. Le bollette incidono tantissimo sul bilancio di una piscina, pubblica o privata che sia.

Bollette, come risparmiare? Con docce da 7 a 5 minuti -250 euro. Costi giù anche con lavatrice o frigorifero nuovi

E per questa ragione stanno correndo ai ripari con mille accortezze prima di proporre un innalzamento degli abbonamenti annuali o una riduzione della temperatura dell’acqua.

Queste sono le conseguenze estreme che gli sportivi capitolini sono costretti a vivere per i rincari dell’energia. «Già alcuni impianti hanno abbassato di un grado la temperatura della piscina, tra cui quello di Civitavecchia - spiega Florio - D’altronde, un abbassamento di un grado vuol dire il risparmio di migliaia di euro di bollette ogni mese». A sopportare meglio la crisi, spiega, «ci sono le realtà medie o piccole, che hanno costi più contenuti. Noi a Monteverde riusciamo a tenere». Le piscine, per garantire il miglior comfort possibile agli amatori del nuoto, sono a una temperatura che va da 28 °C a 29 °C, scendendo al massimo a 27 °C. Proprio sotto questo livello scatterebbe la soglia del brivido di freddo quando uno sportivo “della domenica” decide di entrare in acqua. «L’amatore sceglie il benessere, nel caso in cui dovesse capitare di ridurre si creerebbe un problema - dice Andrea Calderone, direttore sportivo del Centro Athlon a Talenti - potrebbero rinunciare gli adulti e gli anziani, forse tra le persone che traggono più benefici proprio dal nuoto». «Ovviamente oggi ci sono impianti, anche quelli gestiti dalle Federazioni o pubblici, che hanno abbassato la temperatura - prosegue - Noi ancora non siamo arrivati a tanto». Chi gestisce questo genere di attività sportive sta partecipando a tutta una serie di incontri per cercare di fare il punto della situazione. Anche nel decreto aiuti bis sono stati messi sul piatto diversi milioni di euro per scongiurare le chiusure.


NEGLI SPOGLIATOI
Per risparmiare oggi le si tentano tutte. Anche approfittare dell’abbonamento della palestra per non usare la caldaia a casa. Da Roma Nord si va al Torrino, al centro sportivo Le Cupole. Maurizio Perazzolo, racconta: «Ho avuto anche qualche mio cliente che si è arrabbiato perché ci sono persone che occupano le docce per lungo tempo - sottolinea - Ebbene, c’è gente che passa tutti i giorni senza andare in piscina o fare palestra, ma solo per farsi la doccia. Stiamo individuando diverse soluzioni per contenere i costi energetici e gli sprechi, tra cui anche l’uso di pulsanti per l’uso delle docce per un certo periodo di tempo». E c’è anche chi in questi mesi si è organizzato mettendo alcuni servizi a pagamento. Succede all’Aventino Nuoto di via Marmorata. «Dopo la fase dell’emergenza Covid le docce sono state messe “a gettone” - racconta un genitore che porta la figlia a fare il corso di nuoto - Una sessione per la doccia costa 30 centesimi e altrettanto viene il phon. La bimba ha però i capelli lunghi, e per asciugarseli ha bisogno di più tempo. Così viviamo questi rincari: almeno 10 euro di più al mese solo per lavarsi».
 

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