Già le prime piscine hanno iniziato ad abbassare la temperatura dell’acqua di 1°C. Ed è questo il terrore soprattutto degli amatori del nuoto libero, che preferirebbero invece una temperatura un po’ più accogliente. Tra Roma e Provincia un impianto di Civitavecchia è stato tra i primi a fare questa scelta. Lo racconta Vittorio Florio, responsabile nazionale di Acli nuoto e direttore sportivo del Monteverde club. Le bollette incidono tantissimo sul bilancio di una piscina, pubblica o privata che sia.
E per questa ragione stanno correndo ai ripari con mille accortezze prima di proporre un innalzamento degli abbonamenti annuali o una riduzione della temperatura dell’acqua.
NEGLI SPOGLIATOI
Per risparmiare oggi le si tentano tutte. Anche approfittare dell’abbonamento della palestra per non usare la caldaia a casa. Da Roma Nord si va al Torrino, al centro sportivo Le Cupole. Maurizio Perazzolo, racconta: «Ho avuto anche qualche mio cliente che si è arrabbiato perché ci sono persone che occupano le docce per lungo tempo - sottolinea - Ebbene, c’è gente che passa tutti i giorni senza andare in piscina o fare palestra, ma solo per farsi la doccia. Stiamo individuando diverse soluzioni per contenere i costi energetici e gli sprechi, tra cui anche l’uso di pulsanti per l’uso delle docce per un certo periodo di tempo». E c’è anche chi in questi mesi si è organizzato mettendo alcuni servizi a pagamento. Succede all’Aventino Nuoto di via Marmorata. «Dopo la fase dell’emergenza Covid le docce sono state messe “a gettone” - racconta un genitore che porta la figlia a fare il corso di nuoto - Una sessione per la doccia costa 30 centesimi e altrettanto viene il phon. La bimba ha però i capelli lunghi, e per asciugarseli ha bisogno di più tempo. Così viviamo questi rincari: almeno 10 euro di più al mese solo per lavarsi».