novembre. «TRaggi comica», «Raggiunto il limite», recitano alcuni striscioni degli organizzatori, mentre sul più
grande, testo in nero su sfondo giallo, si legge proprio «Bye bye Raggi». Ed è a un passo dalla stazione metro
Repubblica, chiusa da più di sei mesi dopo l'incidente che ha coinvolto alcuni tifosi del Cska Mosca. «La manifestazione è apartitica, ma non apolitica», spiega al microfono Francesco Di Giovanni, conduttore della web radio Non è la radio, tra gli organizzatori dell'evento. In piazza molti gli esponenti del Pd. Tra loro il capogruppo in Campidoglio Giulio Pelonzi, il segretario romano Andrea Casu e la presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi.
«Chiediamo subito le dimissioni della Raggi - spiega Pelonzi - è bello vedere tanti giovani in piazza». «Ci teniamo a essere qui a piazza della Repubblica - dice Casu -. Per le metro Delrio e Gentiloni avevano stanziato
oltre 400 milioni di euro, ma nulla è stato fatto. Non ci sono alibi, è solo la loro incapacità». E la stazione metro chiusa da mesi fa infuriare i commercianti. Spiega Angelo Mantini, presidente del comitato di negozianti nato
per chiedere la riapertura della stazione: «Repubblica rischia di rimanere chiusa per un anno e gli esercizi
commerciali dell'area, dopo grandi perdite, ora rischiano davvero la chiusura».
Dai rifiuti al lungomuro di Ostia è lungo l'elenco delle critiche che la piazza rivolge al sindaco. Al microfono interviene anche una lavoratrice di Multiservizi, la municipalizzata di secondo livello del Campidoglio di cui è ancora incerto il destino: «Ci avevano promesso l'internalizzazione, adesso rischiamo il posto», accusa. Presente all'evento anche il vice coordinatore di Forza Italia a Roma Pierangelo Massaro.
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