Movida a Roma, sigilli in due locali: giro di vite a piazza Bologna

Movida a Roma, sigilli in due locali: giro di vite a piazza Bologna
di Stefania Piras
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Domenica 12 Luglio 2020, 00:05

Chiuso per la seconda volta in dieci giorni. Giro di vite per la movida di piazza Bologna dove il bar Martinez, al centro della rotatoria verde, è stato chiuso per cinque giorni dai carabinieri della compagnia Parioli. Assembramenti e vendita di alcol da asporto oltre gli orari consentiti, e per di più recidivo, quindi scatta pure la sanzione da 800 euro. Il venerdì notte costa carissimo alla piazza del quartiere del Municipio II che grazie alla presenza della Polizia locale è stata letteralmente sigillata con un totale di multe agli avventori che sfiora i cinquemila euro. Gli agenti hanno dovuto chiudere la piazza con i nastri gialli per disperdere la folla che occupava panchine e spazi attorno al Martinez. La situazione, quando è scattato il blitz congiunto di carabinieri e vigili, verso l’una di notte, era piuttosto congestionata. Gli sportelli del chiosco erano affollati di persone in fila prima e dopo aver acquistato il drink. E la piazza ospitava la solita folla di giovanissimi con il bicchiere in mano.

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E, rispetto a un anno fa, in cui era in vigore il già rigido Regolamento della Polizia Urbana e l’intervento delle forze dell’ordine suscitava lamentele e proteste degli avventori, questa estate che c’è di mezzo una pandemia di un virus particolarmente insidioso, i ragazzi reagiscono senza sorpresa, passivi, pronti a pagare la multa da 160 euro. Nel prezzo di un divertimento che si sente libero dalle costrizioni sanitarie si contabilizza davvero tutto ormai. Sono fioccate trenta multe in tutto per consumo di alcool in strada e assembramenti all’interno di esercizi pubblici: 19 in piazza e 11 al Meeting bar, all’interno del quale la Polizia locale ha accertato un assembramento; è stato chiuso nell’immediatezza ma ha potuto riaprire già ieri perché non recidivo. Le pattuglie sono rimaste fino all’alba in piazza e nelle vie limitrofe. 

Ed è pure difficile avere a che fare con gli avventori, perciò i baristi spesso lasciano il bancone e improvvisano un servizio di guardiania per controllare quanti consumatori sono all’esterno e se rispettano le distanze. Faticoso, ma necessario. 

I controlli del carabinieri della compagnia Parioli si sono spinti anche in viale Ippocrate. I militari hanno sanzionato il bar Papà non vuole: 280 euro di multa, c’era un solo flacone di gel disinfettante all’ingresso e pure mezzo vuoto, non c’era gel al bagno e le stesse toilette erano in condizioni pessime. Controlli anche in piazza Istria. Qui per la prima volta il Ginki bar è stato sanzionato per assembramento all’interno. Il problema alcol ce lo hanno anche i minimarket attorno a piazza Bologna, al punto che l’assessore municipale Valerio Casini propone di vietare loro la conservazione di alcol in frigo.

Controllo serrati dalle 22 alle 4 dei carabinieri anche a Trastevere dove nel corso della settimana sono stati chiusi per cinque giorni e multati (400 euro ciascuno) per violazione delle norme anti Covid un pub e una paninoteca a san Francesco a Ripa. Pochi dispenser di disinfettante (devono essere all’entrata, alla cassa e in bagno) e poca segnaletica di tipo sanitario con cui orientare il cliente dentro gli spazi del locale. Due minimarket sono stati multati (350 euro l’uno) per aver infranto le norme anti alcol. E venerdì sera, in due locali i militari e il Nas hanno proposto la chiusura all’Asl per condizioni igieniche precarie: sono il ristorante La Tavernetta in via della Pelliccia e il Coffee pot in via del Politeama. Al bar “In vino veritas” di via Garibaldi hanno spiccato una multa da 3mila euro per mancato rispetto del protocollo Hccp che riguarda la formazione dei dipendenti. 

Più tranquilla la situazione nelle piazze dove nei giorni scorsi erano scattate delimitazioni urgenti anti assembramenti (da Trilussa a Santa Maria in Trastevere). Il bar in piazza San Callisto ha chiuso presto e in piazza san Cosimato dopo la proiezione del cinema all’aperto c’è stato un deflusso degli spettatori molto composto, nel rispetto delle regole.
 

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