Rifiuti a Roma, ecco il piano: investimenti da 1,4 miliardi per il termovalorizzatore e i nuovi impianti

Il Campidoglio ha ridefinito i suoi obiettivi per la raccolta differenziata

Roberto Gualtieri (al centro) durante la presentazione del nuovo piano dei rifiuti di Roma
di Francesco Pacifico
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Giovedì 4 Agosto 2022, 16:18 - Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 08:27

«Con la sua nuova strategia Roma cesserà di dover gravare su altri territori per la gestione dei rifiuti ma non importerà rifiuti da altre città».
 

Il sindaco Roberto Gualtieri, nelle vesti di commissario straordinario del governo, ha presentato il piano per chiudere il ciclo dei rifiuti, per rendere la Capitale «pulita e finalmente autosufficiente grazie a impianti che adesso mancano».

Oggi Roma tratta il 91 per cento dei rifiuti prodotti in impianti fuori dai suoi confini.

In quest’ottica si guarda a_ un termovalorizzatore per smaltire 600mila tonnellate all’anno che sarà costruito a Santa Palomba, due biodigestori per l’organico, due presse per iniziare le lavorazioni di carta e plastica, trenta centri di raccolta per un investimento complessivo di 1,4 miliardi di euro, considerando anche le risorse destinate ad Ama con il nuovo piano industriale. La prima linea del termovalorizzatore dovrebbe essere inaugurato entro il 2025.

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Al riguardo Gualtieri, illustrando i tempi del piano, ha spiegato: «Inizierà subito la valutazione ambientale strategica (la Vas) e daremo come termine per le osservazioni, dal 12 agosto al 30 settembre. Dal 30 settembre al 15 ottobre ci sarà la fase di revisione delle osservazioni. Il piano definitivo sarà quindi approvato con l'ordinanza del commissario straordinario, il 15 ottobre. Contestualmente saranno pubblicate le procedure di gara per le manifestazioni di interesse di chi si vorrà candidare a realizzare gli impianti».

Entro il 2023 saranno affidati i lavori per il termovalorizzatore. «Useremo le tecnologie più avanzate per la riduzione e controllo delle emissioni ma anche per il riciclo delle ceneri - ha aggiunto il sindaco - Lo ripeto, esistono due alternative oggi: la discarica o la termovalorizzazione energetica».

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Sempre nel piano Roma ha ridefinito i suoi obiettivi per la raccolta differenziata: entro il 2035 salirà al 70 per cento dall’attuale 45,2. E la Capitale, grazie a una serie di migliorie nella raccolta da parte di Ama, «vedrà una riduzione dei rifiuti dell'8,3 per cento al 2030. Puntiamo poi ad arrivare a zero emissioni».

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