Roma, "Una chiamata, un sorriso" la campagna
nel Centro per non lasciare sole le persone

Roma, "Una chiamata, un sorriso" la campagna nel Centro per non lasciare sole le persone
di Camilla Mozzetti
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Mercoledì 15 Aprile 2020, 13:05

Restare vicini a chi non ha nessuno nei giorni dell'emergenza da coronavirus. Anziani, donne in difficoltà, padri soli. Sono loro le persone a cui il comitato di Colle Oppio insieme al gruppo Merulana Boulevard - Eòo_design si sono rivolti con la campagna "Una chiamata, un sorriso" un progetto di assistenza solidale da remoto che ha raccolto finora l'adesione di 40 volontari impegnati ogni giorno a fare compagnia, con una telefonata, alle persone  sole. 

«In un momento come questo - spiega la presidente del comitato Colle Oppio, Valentina Salerno  - sono state attivate le reti di solidarietà dei pacchi alimentari ad esempio ma anche le telefonate con l'intento di aiutare i più fragili ma anche coloro i quali non hanno parenti o amici. Dopo l'emergenza economica e alimentare, la terza emergenza è quella emotiva». E così il comitato ha attivato un numero telefonico di rifierimento (3407743088) e una pagina facebook "Una chiamata un sorriso" a cui possono rivolgersi coloro i quali vogliono dare una mano e quelli che si sentono soli e hanno bisogno di auto.

Il progetto si è così sviluppato: tramite il numero di telefono o la pagina social si stanno raccogliendo le adesioni e finora sono 40 i volontari che giornalmente danno assistenza a distanza a 20 persone, per ora principalmente anziani del quartiere. Ci sono però anche persone in diffcoltà: madri e padri soli, donne vittimme di violenza, persone rimaste senza lavoro. Una telefonata, appunto, durante il giorno per rallegrare e tenere compagnia. Ovviamente la selezione da parte del comitato nei confronti dei volontari è molto ferrea: «Per evitare che qualcuno possa approfittarsi - prosegue la Salerno - verifichiamo ogni volontario e indichiamo anche a chi cerca compagnia di non dare mai riferimento domiciliari o bancari ad esempio. Il servizio ha alti standard di sicurezza e privacy».

Da domani il progetto si estenderà anche a due parrocchie: una all'Esquilino e un'altra alla Borghesiana. I parroci che si metterenno in rete chiameranno anche loro le persone che chiederanno assistenza per cercare di confortare gli animi e sopperire alla mancanza del confronto in chiesa. «Una breve chiamata al giorno può cambiare un’intera giornata, una voce lontana ed estranea può arrivare dritta al cuore, quante volte ci è bastata una sola parola arrivata al momento giusto per vedere le cose sotto una luce diversa? - conclude la presidente del comitato Colle Oppio - Si può aderire all’iniziativa inviando un messaggio con il proprio numero, il proprio nome, età e città di provenienza specificando se si vuole essere volontari o destinatari del servizio. La richiesta può essere inoltrata anche per parenti anziani non avvezzi alla tecnologia».
 

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