Cento sindaci di Lazio e Abruzzo sabato 23 aprile tornano in strada contro il caro pedaggi e la sicurezza sull’autostrada A24 e A25. Insieme agli amministratori pubblici saranno nuovamente davanti a ben dodici caselli autostradali , da Castel Madama nel Lazio a nord ovest pochi km da Roma fino alla Valle del Salto in Abruzzo, per dire ancora una volta no alla stangata del 34% che andrà in vigore dal 1 luglio. L’aumento doveva essere già operativo dallo scorso 1 gennaio ma è stato il concessionario dei due tronchi autostradali a spostarlo di sei mesi. In 14 anni il rincaro della tariffa autostradale è stato del 187 % e con il salasso del 1 luglio un pendolare potrebbe spendere 700-800 euro in più all'anno.
Sono migliaia i cittadini che quotidianamente percorrono i due tronchi autostradali, un comprensorio molto vasto che va da Tivoli, Castel Madama, Pisoniano , Gerano, Vicovaro, Subiaco, e i tanti Comuni abruzzesi. Ad essere colpiti dalla stangata non saranno solo i cittadini della provincia ma anche moltissimi romani che hanno la loro casa di vacanza sull’Appennino abruzzese o sulla riviera adriatica e percorrono questa autostrada per raggiungerla. Ma non sarà l’unica protesta, un’altra è prevista per il 7 maggio nella Capitale.
Il dossier dell’A24 e A25 è ormai sul tavolo del governo e oltre 50 parlamentari eletti nel Lazio e in Abruzzo hanno chiesto un incontro al presidente del consiglio Mario Draghi, sulla delicata controversia. “ I Sindaci e gli Amministratori di Lazio e Abruzzo impegnati nella lotta contro il caro pedaggi e per la sicurezza della A24/A25- scrivono in coro i primi cittadini - stanchi del silenzio del Governo, del Ministero dei Trasporti, dei Commissari nominati, stanchi dei tanti nulla di fatto, continuano ad oltranza la loro battaglia.
“Chiediamo un sostegno concreto a questa battaglia- annunciano gli amministratori comunali - e confidano nella fattiva partecipazione di tutti i rappresentanti delle istituzioni sovra comunali”. Salta, però, la protesta al casello di Tivoli, i sindaci di quell’area si sposteranno al casello di Castel Madama: “La zona che hanno indicato le autorità – dice Gianni Innocenti, assessore del Comune di Tivoli – è troppo distante dal casello, non ha senso protestare li, andremo a Castel Madama a ribadire no alla stangata del 34%, ad altri aumenti e chiediamo che la problematica venga risolta definitivamente”.
Ad allarmare i sindaci anche un paventato aumento del 375% da qui al 2030 contenuto nel piano del commissario ad acta nominato per dirimere un contenzioso tra il concessionario autostradale e il Ministero dei Trasporti. “ La proposta del piano economico finanziario presentata dal commissario ad acta Sergio Fiorentino – dice Vela Nazzarro, sindaca di Carsoli e coordinatrice del Comitato – è assolutamente inaccettabile”. L'appuntamento per il volantinaggio è per Sabato 23 aprile è alle ore 10 ai caselli autostradali.