Sgomberata alle porte di Pavona una favela in cui vivevano da anni sei senzatetto

Sgomberata alle porte di Pavona una favela in cui vivevano da anni sei senzatetto
di di Enrico Valentini
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Sabato 22 Febbraio 2020, 16:11
Erano rimasti in sei, adesso anche gli ultimi senzatetto sono stati sgomberati. Alla periferia di Pavona, in casolari fatiscenti, alcuni ci abitavano da oltre cinque anni. Avevano trovato riparo nei manufatti di proprietà di due società romane. Una piccola favela cresciuta nel tempo, dove oltre agli stanziali, tutti uomini provenienti dall’est Europa di età compresa fra i 45 e i 60 anni, trascorrevano la notte anche altri disperati che occasionalmente vi si rifugiavano.
Dopo la prima ricognizione di lunedì, l’altro giorno gli agenti della polizia locale di Albano, coordinati dal comandante Mauro Masnaghetti, hanno definitivamente allontanato gli occupanti, per permettere agli operai inviati dai proprietari degli immobili di murare gli accessi ai casolari.
Pavona può voltare pagina, liberando la zona di Casette dal degrado. Nei casolari, infatti, da almeno otto anni, si sono succedute decine e decine di persone. Il primo sgombero fu nel 2015, quando intervennero in forze polizia e carabinieri per allontanare i tanti che lì si erano stabiliti. Fu inutile e poco dopo arrivarono altri senzatetto, compresi gli ultimi che vivevano in quelle strutture ormai da un lustro.
Gli occupanti erano stati identificati ad inizio settimana. Nonostante fossero stati invitati ad abbandonare immediatamente i casolari, all’arrivo degli operai erano ancora nei locali.
Gli agenti hanno trovato una situazione di degrado totale. All’esterno, numerosi cumuli di rifiuti, bottiglie, ferro, plastiche, latta e, addirittura, detriti d’amianto. Negli ambienti interni, in mezzo ad una grande sporcizia, materassi a terra, mobilio in disuso, reti e brande affiancate a cucine improvvisate, con bombole e fornelli da campeggio. Pessime le condizioni igieniche e spiccano bagni di fortuna, allestiti con sedie bucate e bidoni, da cui esalava un fetore insopportabile. In ultimo, il Comune, tramite il comando della polizia locale, ha ordinato alla proprietà anche di provvedere quanto prima a bonificare l’area. «La situazione si era spinta oltre ogni limite – commentavano ieri alcuni residenti di via Casette - e continuava ad alimentare allarme, disagio e paura, soprattutto la sera».
 
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