Pasqua a Roma, pranzo a domicilio: è boom di prenotazioni. Affari per cinque milioni

Pasqua, pranzo a domicilio: è boom di prenotazioni. Affari per cinque milioni
di Camilla Mozzetti
5 Minuti di Lettura
Sabato 3 Aprile 2021, 09:36

Per il secondo anno consecutivo la Pasqua si trascorrerà a casa: la zona rossa, varata a livello nazionale per limitare quanto più possibile la diffusione dei contagi, ha decretato per i ristoranti l'impossibilità di servire ai tavoli. Ma ciò non ha frenato la voglia delle famiglie di ordinare un menù tipico da asporto né, al contempo, limitato il desiderio dei ristoratori di mettersi in gioco. Anche in ragione del fatto che le ricette pasquali si prestano bene al delivery o all'asporto senza inficiare la qualità dei prodotti ma in primis «Perché - come spiega Elisabetta Girolami - tra il restare chiusa e guadagnare zero e aprire guadagnando qualcosa anche se poco ho scelto la seconda strada».

Decreto ristori aprile, tasse rinviate e altri 30 miliardi di sostegni, anche per gli affitti dei negozi

Eccoli i ristoratori della Capitale, piegati dalle restrizioni e dai ristori che arrivano con il contagocce, pronti comunque a rimboccarsi le maniche perché stare fermi è peggio.

Ieri Elisabetta nella cucina del suo ristorante alla Garbatella era intenta a organizzare tutto in vista di domenica: «Ho dovuto sospendere le ordinazioni perché le richieste non sono mancate e per domenica ho 80 pranzi da consegnare».


Il suo Il ristoro degli Angeli ha pensato di organizzare un menù fisso a 40 euro a persona. Gli antipasti sono unici e vanno dalla vignarola alle zucchine ripiene fino alla frittatina di asparagi. Per il primo e il secondo, invece, si può scegliere tra la lasagna con i carciofi e le crespelle con funghi e burratina e tra l'abbacchio al forno o lo sformato di patate. «L'asporto non mi compensa una normale domenica di Pasqua - conclude Elisabetta - perché è molto più impegnativo e riesco a servire meno clienti ma non mi do per vinta e ringrazio Dio per il lavoro che ho».

Roma in arancione e non riapre un locale su 2. Nel Lazio falliti 100 negozi al giorno nelle ultime due settimane


LE CIFRE
«Restare aperti - aggiunge Sergio Paolantoni a capo della Fipe Confcommercio - significa anche dare un segnale. È chiaro che con tutta la buona volontà non potremmo mai raffrontare questa Pasqua a quella del 2019 ma è un segnale per noi, per non arrenderci, e per i clienti nel fargli capire che ci siamo». A conti fatti un ristorante su tre è già a lavoro, si tratta di almeno 4 mila attività che lavoreranno nel giorno di Pasqua e in quello di Pasquetta. «Il giro d'affari si può contare intorno ai 5 milioni di euro», conclude Paolantoni. «Naturalmente è nulla rispetto a quello che si sarebbe potuto guadagnare in una normale Pasqua pre-Covid - aggiunge Claudio Pica, a capo della Fiepet Confesercenti - ma rappresenta una piccola boccata di ossigeno soprattutto per i ristoranti».
DOLCI E COLAZIONI
Ad andare alla grande sono anche gli ordinativi nelle pasticcerie che rispetto allo scorso anno registrano un aumento del 5%. Pastiere ma anche casatielli i dolci e le pizze salate più richieste.

Roma, la crisi infinita dei negozi: altre 18mila chiusure


Tornando ai ristoranti, i locali in media hanno deciso di optare tutti per un menù fisso che contempla il pranzo ma anche, volendo, i box per la tradizionale colazione di Pasqua. Al The meat market di piazza Bologna ad esempio si può scegliere tra la colazione o il pranzo pasquale. Prezzi diversificati a seconda della scelta: per la prima (30 euro per due persone) si riceve a casa o si può andare a ritirare una box contenente ad esempio frittata di carciofi, torta pasqualina, casatiello, pizza al formaggio, uova sode colorate, Colomba, corallina e provolone, ovetti di cioccolato. Per il pranzo (a 45 euro a persona) largo alla tradizione. Anche al San Lorenzo di Enrico Pierri la Pasqua è scandita dal delivery e dall'asporto. «Abbiamo ricevuto una trentina di ordinazioni - spiega Pierri - l'ultima sfornata di pastiera e casatiello è per domenica mattina e le richieste arrivano un po' da tutta Roma».
LO SPIRITO
A ordinare sono per lo più famiglie, coppie di anziani che magari sono soli, ma anche giovani. «Ho ricevuto più di una richiesta da parte di clienti che risiedono all'estero per lavoro - aggiunge Caterina Marchetti del ristorante Il Ceppo - e che non sono tornati a casa per Pasqua, hanno chiamato per ordinare un pranzo per i propri genitori da fargli recapitare, mi ha molto colpito perché è sì, un piccolo gesto ma comunque importante per farli sentire meno soli ed anche per questo la nostra presenza, la nostra attività, seppur ridotta è importante». Anche lei come i suoi colleghi è già all'opera per non deludere le aspettative dei clienti. Gli ordini per Pasqua a ieri erano 45 e come da tradizione i piatti vanno dalla vignarola alle pizze al formaggio, dalla lasagna di vincisgrassi al fritto alla marchigiana.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA