Parrucchieri ed estetisti solo su appuntamento: giugno a Roma è già “sold out”

Coronavirus Roma, estetisti e parrucchieri solo su appuntamento: ma giugno è già “sold out”
di Camilla Mozzetti
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Domenica 10 Maggio 2020, 11:20 - Ultimo aggiornamento: 18:06

Telefoni roventi e chat di gruppo prese letteralmente d'assalto. Inizia così la Fase 2 per parrucchieri e centri estetici che in vista del primo giugno - salvo aperture anticipate da parte del governo e di riflesso dalla Regione Lazio - hanno già quasi riempito l'agenda per il prossimo mese con gli appuntamenti per i clienti. Perché se nei ristoranti, indagine della Fipe Confcommercio alla mano, al momento del via libera ufficiale tornerà appena il 18% dei romani, sul fronte dell'estetica e della cura del corpo la ripartenza si preannuncia tutt'altro che timida.

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«I parrucchieri - spiega Antonio Fainella, presidente della Confartigianato Roma - hanno iniziato a prendere gli appuntamenti in modo tale da servire tutte le clienti rispettando i limiti di distanza e di contingentamento a cui saranno soggetti». E al fianco degli appuntamenti trascritti sulle agende (che lasciano ben pochi spazi bianchi), arrivano le linee guida della categoria sulla riapertura dei saloni di parrucchieri ed estetisti

Nella Capitale operano all'incirca 7 mila attività, (4.300 parrucchieri e 2.700 centri estetici) e fin dal primo giorno le regole saranno ferree. A partire dalla sanificazione. Gli operatori indosseranno tutti visiera in plexiglass, mascherine e guanti che verranno cambiati dopo il trattamento di ogni singola cliente. Gli strumenti del mestiere - spazzole, pettini e forbici - verranno sterilizzati «con prodotti specifici e autoclavi - continua Fainella - procedura tra l'altro che fin da prima della pandemia veniva seguita da molti esercizi per garantire l'igiene». Capitolo asciugamani: al bando quelli in cotone, saranno sostituiti da quelli in carta-tessuto monouso. La mascherina sarà consigliata anche alle clienti, così come l'utilizzo dei guanti.

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Nei saloni più grandi ogni dipendente si occuperà di una cliente, senza passare in sostanza la mano a un altro collaboratore al momento del taglio o dell'asciugatura. «Abbiamo già iniziato a prendere gli appuntamenti - spiega Marco d'Archivio titolare di un salone a Roma Nord - con l'impegno di anticiparli se il governo opterà per un'apertura anticipata». In tempi di normalità il suo negozio serviva circa 40 persone al giorno. «Ora i numeri dovranno scendere prosegue con due gruppi da 4 al mattino e due nel pomeriggio, mentre le postazioni grazie anche agli ampi spazi (il locale si sviluppa su una superficie di 170 mq) saranno ben distanziati: due poltrone libere per ogni postazione occupata».

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Per quanto riguarda gli orari: in una prima fase è verosimile credere che i saloni apriranno anche il lunedì. Infine i centri estetici dove tutti i dipendenti indosseranno i dispositivi di sicurezza e si procederà alla pulizia delle cabine dopo ogni singolo trattamento.

 

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