Roma, Palazzo Chigi blindato: barriere anti-Tir in arrivo

Roma, Palazzo Chigi blindato: barriere anti-Tir in arrivo
di Pier Paolo Filippi e Stefania Piras
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Domenica 5 Maggio 2019, 11:01
Palazzo Chigi si blinda contro possibili attacchi terroristici. Un’esigenza emersa già il 23 giugno 2017, un anno dopo la strage di Nizza e un mese prima dell’attacco di Barcellona, quando il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura aveva stabilito di innalzare i livelli di sicurezza della Presidenza del Consiglio e di Palazzo Montecitorio. Perciò a ridosso di Chigi sarà installata una doppia fila di barriere anticarro a protezione della sede del governo in via dell’Impresa, la strada che si trova all’incrocio tra piazza del Parlamento e via del Parlamento e che conduce alla parte retrostante dell’edificio della Presidenza del Consiglio. Si tratta di dispositivi in grado di tenere l’urto di un tir lanciato a forte velocità, una delle tecniche utilizzate dagli estremisti islamici a Nizza, Barcellona ma anche a Berlino, Stoccolma e Londra. In prefettura hanno pensato proprio a quegli attentati che hanno utilizzato camion tra il luglio 2016 e l’aprile del 2017. 
 
Dunque è stato chiesto al Campidoglio di predisporre dei progetti di intervento per piazza Montecitorio e via della Missione (per garantire la sicurezza della Camera dei deputati) e per piazza Colonna e via dell’Impresa (a tutela di Palazzo Chigi). La richiesta, in particolare, riguardava per Piazza Colonna e Piazza Montecitorio la sostituzione degli elementi mobili e provvisori (come le transenne stradali o le fioriere in cemento), giudicati poco efficaci e poco decorosi, con altri permanenti. Inoltre per via dell’Impresa e via della Missione si chiedeva di installare delle barriere mobili aggiuntive contro eventuali tentativi di sfondamento. E alla fine solo nei giorni scorsi, a distanza di quasi due anni, la giunta capitolina guidata da Virginia Raggi ha approvato il primo progetto definitivo, quello relativo a via dell’Impresa che per Palazzo Chigi è prioritario. A ritardare la procedura è stata la difficoltà di mettere d’accordo tutti i soggetti coinvolti, ossia Campidoglio, Municipio I, Questura, uffici preposti alla sicurezza della Presidenza del Consiglio e della Camera e istituzioni a tutela dei beni culturali e ambientali, cioè la Soprintendenza per i beni architettonici e ambientali di Roma e la Sovrintendenza capitolina ai beni culturali. Come si legge nella relazione che accompagna la delibera approvata in giunta capitolina, infatti, «nonostante il tentativo allora avviato di individuare una soluzione di equilibrio tra le istanze relative alla sicurezza delle sedi istituzionali e quelle relative alla tutela dell’immagine storica degli spazi urbani, la definizione delle soluzioni progettuali condivise è avvenuta solo nell’aprile del 2018». Dall’aprile 2018 è trascorso un altro anno e nei giorni scorsi è arrivato l’ok definitivo. Attualmente l’accesso carrabile a via dell’Impresa è regolamentato da una sbarra, comandata dagli addetti alla pubblica sicurezza all’interno di una garitta, ed è consentito solo ai veicoli autorizzati. Il transito dei pedoni invece è normalmente libero, ad esclusione di quelle circostanze particolari in cui è necessario bloccarlo con transenne mobili per motivi di sicurezza pubblica. Con i lavori, Palazzo Chigi si è offerto di finanziare sollevando da una spesa di 165 mila euro Roma Capitale, saranno posizionate sul tratto carrabile della strada due barriere mobili a scomparsa tipo “road blocker”, e un dissuasore centrale, sempre a scomparsa, in grado di contrastare eventuali tentativi di sfondamento. Le barriere infatti avranno dimensioni pari a 2 metri per 1,90, in grado di fermare un mezzo di 7 tonnellate e mezza lanciato a 80 km/h. 
 
Anche il dissuasore retrattile, alto fino a 70 cm, è certificato per garantire la difesa antiterroristica e sarà utilizzato per l’accesso dei ciclomotori. Sui marciapiedi saranno posizionati invece degli altri dissuasori fissi chiudibili con catenelle, per sbarrare la strada anche ai pedoni in caso di circostanze eccezionali. Infine verrà realizzato il collegamento dei nuovi impianti con la centrale di controllo presente all’interno di Palazzo Chigi. I tempi di realizzazione sono previsti in 98 giorni. La manutenzione della strada verrà effettuata dal Municipio I mentre quella dei sistemi di sicurezza automatici sarà invece a carico della Presidenza del Consiglio.
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