Roma, il Pala Tiziano nel degrado: chiuso nel 2018, i lavori non sono mai iniziati

Roma, il Pala Tiziano nel degrado: chiuso nel 2018, i lavori non sono mai iniziati
di Laura Bogliolo
3 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Luglio 2020, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 11:40

ROMA - Il progetto di riqualificazione è parziale, quindi si deve ripartire da capo considerando che il sistema elettrico va rifatto completamente. La suddivisione del bando in due lotti è uno sbaglio perché fa spendere di più e potrebbe creare problemi di sicurezza agli operai, la gara per i lavori, perciò, va unita in un unico lotto e riscritta.
Ma ci sono anche due ingegneri che rinunciano all'incarico, l'attesa per i pareri della Sovrintendenza e le conseguenti modifiche al piano per seguire le nuove direttive.

Metro C, richiesta al governo: per l'opera serve un commissario, modello Genova

I MOTIVI DEL BLOCCO
Tre delibere di giunta (dal 2016 al 2019), altrettante determine dirigenziali, montagne di documenti corretti, stracciati e poi riscritti. Ecco cosa c'è dietro l'abbandono del palazzetto dello Sport di viale Tiziano, l'opera realizzata dall'architetto Annibale Vitellozzi e dall'ingegnere Pier Luigi Nervi tra il 1956 e il 1957 in occasione dei XVII giochi olimpici di Roma. I primi atti risalgono addirittura al 2012, poi il progetto viene fermato per mancanza di finanziamenti. Otto anni di nulla, anzi di degrado. La struttura è stata chiusa a giugno dal 2018 per gravi problemi strutturali. «Il Campidoglio aveva annunciato i lavori e invece è tutto fermo» denuncia Andrea Alemanni direttore del sito Basketincontro.it che ha fotografato lo scempio all'interno di quello che era il centro nevralgico del basket romano. Nel giugno del 2018 si spengono i riflettori sul Pala Tiziano, niente più match di basket della Virtus, solo degrado, atti vandalici e un incendio doloso la scorsa estate. Spiando dalle vetrate lo scempio è assoluto: bottiglie di birre, estintori a terra, insomma tutto è nel degrado. Ma perché i romani, i cosiddetti villaggini (residenti del Villaggio Olimpico) devono convivere con questo scempio? Lo spiega Il Messaggero.
 

 

Rieti, oggi i funerali di Tempesta: il ricordo di capitan Formichetti: «La tua forza, un esempio»

ERRORI E LUNGAGGINI
La storia della ristrutturazione inizia nel 2012, si ferma poco dopo «per assenza di finanziamenti» si legge nella determina dirigenziale del Dipartimento Sport e Politiche Giovanili del Comune del 24 giugno di quest'anno. Nel 2015 il progetto originario viene rivisto, in 4 anni è cambiato anche il prezzario ovviamente. Nel 2016 ecco una nuova delibera e nuovo progetto. Tutto pronto? «Un mese dopo l'insediamento della Raggi, mi dissero addirittura che nel 2017 partivano i lavori» dice l'assessore ai lavori pubblici del II Municipio Gian Paolo Giovannelli. Invece il palazzetto di competenza comunale casca a pezzi. A gennaio del 2017 compiono sopralluoghi i membri della Commissione di Vigilanza di Pubblico Spettacolo e soltanto allora ci si accorge che ci sono gravi problemi strutturali: il progetto deciso con la delibera di giunta n. 73 del 28.10.2016 va rifatto e deve comprendere in particolare il totale rifacimento dell'impianto elettrico e l'impianto di termoventilazione. Poco dopo ancora una modifica: si decide di inserire nel piano l'apertura di un foro nel solaio per una nuova presa d'aria. Intanto il tempo passa e il palazzetto diventa preda di sbandati, oggetto di un rogo doloso, e di giacigli per senzatetto. Il 24 giugno il bando per la riqualificazione del palazzetto viene finalmente pubblicato: ci sono 2,5 milioni di euro a disposizione. «Speriamo davvero che il Pala Tiziano venga riqualificato» dice Armando Caniglia, del comitato di quartiere. C'è tempo fino al 3 agosto per presentare le domande di partecipazione alla gara. I lavori dureranno 180 giorni. Quando inizieranno? Decide la burocrazia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA