Il padre di Virginia Raggi chiama i carabinieri durante la riunione di condominio a nervi tesi

Il padre di Virginia Raggi chiama i carabinieri durante la riunione di condominio (a nervi tesi)
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Domenica 18 Ottobre 2020, 17:10 - Ultimo aggiornamento: 17:41

Condominio animato quello di via Appia. Vecchi rancori, questioni aperte su lavori, diversità di vedute sulle spese. E come capita in certi palazzi finisce che, durante le riunioni condominiali, si alzi la voci, si "cavilli" e si litighi come consumati legulei sulle regole da seguire e i verbali da redigere. E si arrivi anche a chiamare i carabinieri.

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"Tutto nella norma", devono avere pensato i carabinieri del Nucleo Radiomobili quando, lo scorso 7 febbraio, sono stati chiamati per riportare alla calma una riunione che stava degenerando e si stava tenendo nella parrocchia di Sant'Antonio. Poi, arrivati sul posto, hanno scoperto che a chiamare il 112 era stato Lorenzo Raggi, pensionato Telecom, occupante dell'appartamento all'ultimo piano, ma soprattutto padre dell'attuale sindaca di Roma.

Il signor Raggi, quella sera, era stato nominato presidente della riunione.

Si stava discutendo, pare della nuova destinazione dell’ex alloggio del portiere e dell’installazione della fibra ottica e tra i condomini le posizioni erano troppo diverse. La discussione è stata sempre più accesa, tanto che il padre della sindaca a un certo punto decide di chiamare il 112. Arrivati sul posto i carabinieri hanno riscontrato che non si era andato oltre le parole e passati ai fatti.

E dopo aver identificato i presenti, compreso il signor Raggi, ha scoperto il motivo del contendere, Nel verbale il padre della sindaca aveva infatti scritto: «Alle ore 19.31 sono stati allertati i carabinieri, poiché la signora B. ha letteralmente rubato il registro per poter apporre proprie dichiarazioni...».

La cosa non ha avuto strascichi legali e dai carabinieri di aver capito soltanto una volta alla parrocchia di Sant'Antonio chi aveva chiamato. Tra i condomini c'è chi ride ancora e c'è chi non nasconde un certo imbarazzo. Intanto qualcuno racconta che il signor Raggi e i suoi vicini da anni litigano sulla gestione dello stabile. In altre riunioni condominiali sarebbero anche volate parole grossa, ma mai nessuno aveva pensato di chiamare i carabinieri.

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