Ostia, chiusi due stabilimenti: 50 persone in quarantena. Positivo direttore di un supermarket

Ostia, chiusi due stabilimenti: 50 persone in quarantena. Positivo direttore di un supermarket
di Moira Di Mario e Raffaella Troili
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Domenica 23 Agosto 2020, 00:58 - Ultimo aggiornamento: 01:18

Nel giorno in cui il Lazio tocca il record di nuovi casi positivi (215, di cui il 61% link da rientro), partono i controlli disposti dal questore Carmine Esposito nei luoghi della movida, sul litorale, in particolare a Ostia si registra una singolare situazione: spiagge semi vuote, comunque sotto tono per essere il penultimo weekend di agosto e file chilometriche e ingestibili al drive-in di Casal Bernocchi per sottoporsi al tampone.

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«Record di positivi, mai così tanti, soprattutto legati ai casi con link dalla Sardegna (45%) per lo più giovani e asintomatici», il punto dell’assessore Alessio D’Amato che ha rivolto un appello ai giovani «fate attenzione ai vostri familiari e alle persone più care». Intanto a Ostia, sale la paura, dopo l’allarme covid esploso venerdì con la chiusura di un supermercato e di due stabilimenti balneari, La Spiaggia e il Kursaal, il primo per un evento troppo affollato a cui hanno partecipato 8 giovani risultati positivi dopo esser rientrati da Rimini, il secondo perché uno di loro è passato anche lì. Al momento sono una trentina gli amici e i conoscenti indicati alla Asl Roma 3 dai ragazzi contagiati, mentre l’azienda sanitaria sta risalendo anche agli ospiti dell’evento organizzato la sera del 14 sempre a La Spiaggia.

Lo stabilimento, già sanificato ieri mattina, potrebbe riaprire già martedì prossimo se i tamponi a cui sono stati sottoposti i dipendenti risultassero tutti negativi. Nella struttura, infatti, non sono state rilevate irregolarità alle norme anti Covid. Igienizzazione anche per il Kursaal che è stato chiuso solo in via precauzionale. In quarantena una cinquantina di dipendenti dei 2 stabilimenti. Chiuso anche il supermercato Eurospin di via delle Ebridi dopo che il direttore, 30 anni, si è presentato all’ospedale Grassi accusando i sintomi da coronavirus. Il tampone è risultato positivo ed è stato ricoverato. Era appena rientrato da una vacanza a Gallipoli e a Capri e sebbene non fosse ancora tornato a lavorare, il dubbio che potesse essere entrato in contatto con qualche dipendente ha fatto decidere per il blocco dell’attività. In tutto nella Asl Roma 3 sono 139 le persone in isolamento e il 93 per cento sono di Ostia. Effettuati 256 tamponi nelle ultime 24 ore, 26 i nuovi positivi su un totale di 171.

Il lungomare ieri appariva semi deserto, come durante un fine settimana di settembre. Parcheggi a volontà, poca gente in spiaggia. «C’è un po’ di paura - dicevano ieri i pochi bagnanti - ma il problema sono i ragazzi, che non indossano la mascherina e che la sera creano assembramenti nei locali e fuori». Venerdì sera gli agenti della polizia locale del X gruppo Mare sono stati costretti ad imporre la chiusura anticipata del festival dello street food. Fioccate anche le multe: troppa gente e troppo vicina. La manifestazione ha riaperto regolarmente ieri a mezzogiorno. Il Comitato organizzatore della sagra della Tellina, in programma la settimana prossima al Borghetto dei pescatori, invece ha annullato l’evento. «L’emergenza Covid 19, con la ripresa dei contagi e l’imminente riapertura delle scuole – scrivono gli organizzatori su Facebook - ci ha spinti a fare una valutazione che va oltre i nostri interessi. Preferiamo saltare un giro e festeggiare tutti insieme il prossimo anno». Una decisione molto apprezzata dai cittadini. 

«TAMPONI AI MEDICI DI BASE»
Cittadini in rientro che ieri hanno affollato i 19 drive-in creando file chilometriche lungo le maggiori arterie. Alle sei del mattino c’erano già 60 persone in fila in quello di Ostia, alle 11 dallo Zooprofilattico sull’Appia è partito un Sos. ls via era bloccata completamente, molti sono stati dirottati nei drive-in più vicini. Per fronteggiare l’emergenza i direttori sanitari hanno proposto alla Regione Lazio di affidare la partita tamponi ai medici di famiglia che hanno già tutta la documentazione, il tempo di dimezzerebbe. Questo per paura di andare in tilt con l’autunno e la riapertura delle scuole, Le Asl si occuperebbero poi dei positivi rilevati dai medici di base.
 

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