Ostia, il Campidoglio sfratta i volontari che sorvegliavano la pineta a cavallo

I volontari che sorvegliavano la pineta di Ostia
di di Mirko Polisano
3 Minuti di Lettura
Martedì 4 Febbraio 2020, 10:37
Da ieri non hanno più una casa i 60 volontari della protezione civile a cavallo che presidiano e controllano la pineta di Ostia. Gli “angeli” di Castel Fusano furono ribattezzati all’indomani del maxi incendio dell’estate di trea anni fa quando iniziarono a pattugliare notte e giorno i 1.200 ettari del polmone verde della Capitale tutto l’anno e non soltanto nel periodo estivo. Il Campidoglio ha deciso di riprendersi la sede all’interno della pineta, senza ancora indicare al Cvsc (Corpo volontario soccorso a cavallo) una struttura alternativa dove le donne e gli uomini della onlus possano spostare i 9 cavalli, i 6 gommoni e l’intera attrezzatura. A nulla sono valse promesse e rassicurazioni della politica. «Stiamo cercando di trovare una soluzione», disse nel marzo di due anni fa la sindaca di Roma Virginia Raggi. E, invece, dal primo febbraio i cavalieri hanno lasciato la storica sede nei locali del Comune a Martin Pescatore.
«Purtroppo il dipartimento Ambiente - ha spiegato il presidente dell’associazione, Giorgio Leone - ha rivoluto gli stabili della nostra sede. So che la sindaca è informata e interessata alla nostra vicenda. I nostri cavalli sono ospitati per un breve periodo da persone perbene che ci conoscono da sempre. I nostri tre cani di grossa taglia non sappiamo dove portarli. Aspettiamo con trepidazione uno squillo che ci porti la buona notizia di un posto anche piccolo , dove poter portare un nucleo ridotto di uomini e cavalli per poter continuare la nostra missione. Il grosso dell’associazione per sopravvivere si potrà spostare con mille sacrifici anche lontano da Roma». «C’è stato un problema di autorizzazioni e permessi - replicano dal Comune di Roma - siamo al lavoro per trovare una soluzione». La pineta, dunque, perde un pezzo importante del dispositivo a sua tutela. I volontari dell’associazione, nata una decina di anni fa, sono disperati. Per loro la onlus è quasi una ragione di vita. Aiutare i cittadini è una missione. Sono intervenuti tre anni fa durante il maxi rogo in pineta e la loro opera di avvistamento dei focolai è stata di grande aiuto. «In sella ai cavalli – aggiunge Leone – riusciamo a raggiungere tutte le zone impervie che sono off limits per gli altri soccorritori».
Da sempre collaborano con i vigili del fuoco, i carabinieri, la Polizia di Stato e la guardia di finanza e all’interno del Corpo, tra i volontari, ci sono anche tanti rappresentanti delle forze dell’ordine ancora attivi. Il Cvsc non opera solo a Ostia. «In tempo reale interveniamo nelle zone terremotate a portare il nostro contributo», prosegue il presidente. «Alcuni insediamenti abusivi, alcune discariche illegali in pineta le abbiamo scoperte noi – dice ancora Leone – per non parlare poi delle persone scomparse che le stesse forze dell’ordine ci hanno più volte chiesto di cercare». E ora chiedono soltanto una sede per amore della pineta. Ma da Roma, tutto tace.
© RIPRODUZIONE RISERVATA