«L’amministrazione municipale si sta interessando per cercare di risolvere una situazione che va avanti da decenni - ha dichiarato la minisindaca M5S Giuliana Di Pillo - Abbiamo chiesto un censimento che al momento è ancora in corso». «Ci vorrà del tempo per riuscire a trovare quella giusta strada per consentire loro di avere le risposte che chiedono da decenni», ha ribadito invece la sindaca di Roma Virginia Raggi in risposta alle accese proteste di lunedì. Nessuno, però, parla di «sgomberi», se non le carte. In una relazione dell’Agenzia del Demanio, trasmessa alla sindaca, e datata 4 settembre 2019 si parla di «uno studio di fattibilità con cronoprogramma per il trasferimento dei residenti e loro ricollocazione».
Dove saranno trasferiti gli abitanti dell’Idroscalo? «Vogliamo risposte chiare - dicono i cittadini - possibile che nessuno parli chiaramente e si prenda le proprie responsabilità. Lavorare all’interno di un percorso condiviso nel rispetto della sicurezza e della Legalità è sempre stato il nostro impegno in questi anni», ripetono i residenti dell’Idroscalo che puntano alla riqualificazione della zona in un borgo marinaro.
E proprio ieri in Campidoglio si è svolta una riunione tecnica tra assessorati competenti e X Municipio sull’Idroscalo per: «arrivare nei prossimi mesi ad un crono-programma coinvolgendo le diverse istituzioni interessate». «Abbiamo un progetto di riqualificazione dell’area, ma al Comune non interessa parlare con i cittadini - denunciano i residenti - L’Idroscalo affrontato sempre e solo come emergenza, ma sono i primi a non aver ottemperato alla sua messa in sicurezza con le palancole a fiume».
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