Roma, blitz dei carabinieri a Ostia: droga nei lavatoi

I controlli dei carabinieri in un'abitazione
di di Mirko Polisano
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Martedì 7 Gennaio 2020, 11:46
Le imposte delle finestre si chiudono in fretta non appena i lampeggianti delle gazzelle dei carabinieri varcano il passo di piazza Gasparri. Il feudo blindato che è sempre meno dei clan e sempre più dello Stato che qui ogni giorno è presente. I carabinieri del Gruppo Ostia continuano con le loro operazioni «ad alto impatto» dando filo da torcere a spacciatori e grandi organizzazioni criminali che proprio con la droga fanno i loro affari. L’ultimo blitz è di pochi giorni fa. I militari hanno passato di nuovo al setaccio i bunker della droga. I nascondigli dove pusher e boss occultano le dosi da vendere. Posti fino a qualche anno fa impenetrabili. Ma che da due anni e poco più sono diventati oggetto di continue ispezioni e verifiche da parte degli uomini dell’arma.

I militari, comandati dal colonnello Pasqualino Toscani, hanno fatto irruzione nei palazzi del cosiddetto «quadrilatero della droga», quello compreso tra via Vincon, via Storelli, via Forni e via del Sommergibile. Il quartier generale degli Spada e dei Fasciani. È qui che i carabinieri del Gruppo Ostia sono entrati a colpo sicuro, assicurando alla giustizia due spacciatori che avevano allestito nelle terrazze e nei lavatoi dei caseggiati popolari delle vere centrali della droga. Oltre mezzo chilo tra hashish e cocaina è il quantitativo di stupefacente sequestrato. Trovati, poi, bilancini di precisione e altro materiale utile al confezionamento delle dosi. Per entrambi sono scattate le manette. Ora gli investigatori stanno passando al setaccio i loro contatti perché non è escluso che entrambi fossero al soldo dei clan della zona.

La piazza è sempre più vuota. Anche le “sentinelle” che dovrebbero dare l’allarme per segnalare l’arrivo delle forze dell’ordine o di qualche viso poco noto alla vista delle sirene vanno via. Si riconoscono facilmente, si tratta perlopiù di giovani che non hanno nulla in mano se non un vecchio telefonino, utile a segnalare le visite “inaspettate”. Niente smartphone per evitare distrazioni. «I carabinieri sono qui tutti i giorni - ammette un residente - che per fortuna rendono la vita impossibile ai malviventi». Anche i condomini da queste parti sono «mili tarizzati». Tra via Storelli e via Forni, c’è un in intero palazzo dove gli inquilini non hanno più libero accesso ai loro alloggi. I malviventi hanno blindato l’ingresso con telecamere per monitorare chi entra e chi esce. Su alcuni piani ci sono porte con sbarre di ferro e una fessura che si apre e si chiude all’occorrenza per permettere gli scambi. «Se arriva qualcuno - ci spiega un cittadino - la via di fuga è sul tetto». All’ultimo piano della palazzina, infatti, si trova un’altra porta blindata che dà sul terrazzo condominiale, dal quale si accede ai palazzi confinanti. Questa è Ostia Nuova dove la droga si vende e si passa di corridoio in corridoio, di terrazzo in terrazzo. Proprio come succede a Scampia. Ma ora la vita per banditi e trafficanti è più difficile.
 
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