Si potrà concorrere per ottenere la concessione di stabilimenti storici come il Kursaal, per decenni il lido simbolo di Ostia. Inaugurato nel 1950 con l’obiettivo di dare vita a una struttura di lusso con servizi all’avanguardia, e utilizzato come set dai registi Federico Fellini e Dino Risi. O la Vecchia Pineta, location scelta nel 2011 da Woody Allen per la pellicola “To Rome with love” e poi ancora, set della serie tv Suburra. Campidoglio e Municipio X hanno deciso: nessuna proroga per 37 concessioni demaniali in scadenza entro fine mese sul litorale romano. Oltre la metà degli stabilimenti balneari (in totale sono 68) diventerebbero così di abusivi già dal 1° gennaio prossimo. Tra loro anche altri concessionari storici: il Belsito, il Plinius, il Delfino, l’Ancora, solo per citare i più conosciuti.
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LE NORME
L’amministrazione comunale ha scelto di non utilizzare una possibilità prevista dalla legge nazionale - quella che consente ai Comuni di concedere proroghe fino al 2033 - e di pubblicare quindi il bando per l’affidamento delle concessioni in scadenza il 31 dicembre.
LA PROTESTA
Parla addirittura di «bando illegittimo» il presidente nazionale Sib, Antonio Capacchione: «Mi riservo una valutazione sul bando di Ostia – annuncia - è del tutto illegittimo per violazione delle leggi che vietano gare su aree in concessione e persino su quelle disponibili, se non a seguito della riforma del settore. Le regole per le nuove assegnazioni possono essere disciplinate solo dallo Stato e non dalle Regioni, come chiarito dalla Corte costituzionale, figuriamoci dai Comuni».
L’AMMINISTRAZIONE
La presidente del X Municipio, Giuliana Di Pillo e l’assessore all’ambiente, Alessandro Ieva, però chiariscono i motivi della decisione. «Per dare continuità alla gestione dei servizi sulle aree demaniali, in osservanza dei principi comunitari e alle disposizioni in materia di tutela della concorrenza, l’amministrazione ha attivato la procedura di evidenza pubblica per 37 concessioni demaniali marittime con finalità turistico ricreative – spiegano gli amministratori municipali- nelle more dell’approvazione del Piano di utilizzazione degli arenili da parte dell’assemblea capitolina, il Comune può rilasciare concessioni temporanee di durata pari alla stagione balneare. Roma Capitale- precisano- si riserva di rinnovare le concessioni di anno in anno fino a un massimo di tre, oltre a quella iniziale, nel caso in cui il Pua non venisse ancora approvato e reso esecutivo. O non siano terminate le procedure di affidamento in base al nuovo piano».