Serve una decisione su scala nazionale, dice l’assessore alla Salute del Lazio, Alessio D’Amato. Se l’incidenza settimanale del Covid (oggi sopra 500 casi ogni 100mila abitanti) e l’indice Rt (che ha già superato il livello critico di 1) continueranno a crescere, è necessario ripristinare l’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi e affollati. «Solo così potremo salvare la stagione turistica. Se non arginiamo il numero dei contagiati, presto non ci saranno più i dipendenti di hotel e ristoranti, perché tutti a casa in isolamento. Sia chiaro: la stagione delle chiusure è finita, ma dobbiamo difenderci con le mascherine. E non può essere una decisione di una singola regione, deve essere il governo a fare questa scelta».
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Alcuni dati: 25 giugno 2021 nel Lazio si registrarono 91 nuovi casi positivi, in tutto il Paese 753. 25 giugno 2022, vale a dire ieri: quasi 7mila nuovi casi positivi nel Lazio, 56.386 in tutto il Paese. Come è possibile?
«Questo è un virus subdolo che ha avuto molte mutazioni e ancora ne sta avendo.
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Come possiamo difenderci?
«Gli over 80 devono correre a fare la quarta dose, anche perché è vero che i vaccini attuali non fermano sempre le infezioni, ma riducono sensibilmente gli effetti della malattia. Inoltre, andrebbe abbassata l’età limite per la quarta dose, io la porterei a 75 anni. Per l’autunno bisogna organizzare fin da subito la campagna dei richiami con i vaccini adattati».
Chi deve riguardare?
«Il governo, sulla base delle indicazioni degli esperti, devono fare chiarezza velocemente. Se come sembra somministreremo a tutti gli over 50 i nuovi vaccini più efficaci contro le varianti, che sono in fase di rolling review in Ema, bisogna dirlo subito. Bisogna calcolare quante dosi serviranno e iniziare l’approvvigionamento, per evitare a novembre di trovarci senza dosi sufficienti. E con dati certi, le Regioni possono riorganizzare per tempo gli hub».
I ricoveri vi preoccupano?
«No, siamo ancora ampiamente sotto le soglie di emergenza. Però i casi continueranno ad aumentare, nel Lazio ci aspettiamo di raggiungere il picco a fine luglio. Tra l’altro i numeri sono sottodimensionati, perché c’è ancora chi si affida ai test fai da te e se è positivo non lo comunica. Faccio un appello: chi è infetto, rispetti l’isolamento perché può contagiare una quindicina di altre persone. E ce lo comunichi, perché ci aiuta nel monitoraggio della pandemia. Più in generale, il buon senso in questa fase deve convincere tutti a indossare la mascherina nei luoghi chiusi e dove ci siano assembramenti».
Rischiamo nuove chiusure?
«No, la stagione delle chiusure è finita, questo deve essere chiaro. E non possiamo neppure tornare a decisioni differenti regione per regione. Se incidenza e Rt raggiungeranno valori ancora più alti, il governo deve decidere di reintrodurre le mascherine obbligatorie. Così, tra l’altro, salviamo questa importante stagione turistica e la nostra economia. Se invece lasciamo moltiplicare i casi, presto tutti i servizi, pubblici e privati, resteranno sguarniti. Vogliamo questo?».
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